Inedite. 5l
converreLLe , mi toglierebbe anche forse
il maggior conforto , che io vi avrei, il
quale sarebbe di esser con voi . Che voi
non forse sempre sareste a Padova ; ed a rne
pur converrebbe di starvi quasi sempre .
Io non credo di creder male , e mi per-
suado che a noi debba esser più facile di
trovarci insieme, essendo io qui, come so-
110 , a Bologna , che non sarebbe , se io
fossi costì in Padova ; e forse che verrà
tempo , e non istarà gran fatto , che noi
potremo insieme come due forestieri an-
dare al Bo , ed udirci ad agio nostro co-
testi Lazzarini e cotesti Volpi e poi ritor-
nandoci in casa al nostro fuoco, e beven-
do il casfè dire liberamente quello , che
noi ne pensiamo . E giacchè la risposta ,
che io mando oggi al nostro signor Mor-
gagni j è tale , ch’egli oramai non è più
inutile ii cominciar a dme di ciò, che in
una yostra lettera con tanto affetto e con
tanto araor mi scriveste , cioè che io ve-
nissi a voi questo carnovale , venendo a
Venezia il mio sratello ; del qual amorevo-
le aifettuoso e cortese e caro invito senza
line vi ringrazio , Algarottin mio soavissi-
D 2, mo 3
converreLLe , mi toglierebbe anche forse
il maggior conforto , che io vi avrei, il
quale sarebbe di esser con voi . Che voi
non forse sempre sareste a Padova ; ed a rne
pur converrebbe di starvi quasi sempre .
Io non credo di creder male , e mi per-
suado che a noi debba esser più facile di
trovarci insieme, essendo io qui, come so-
110 , a Bologna , che non sarebbe , se io
fossi costì in Padova ; e forse che verrà
tempo , e non istarà gran fatto , che noi
potremo insieme come due forestieri an-
dare al Bo , ed udirci ad agio nostro co-
testi Lazzarini e cotesti Volpi e poi ritor-
nandoci in casa al nostro fuoco, e beven-
do il casfè dire liberamente quello , che
noi ne pensiamo . E giacchè la risposta ,
che io mando oggi al nostro signor Mor-
gagni j è tale , ch’egli oramai non è più
inutile ii cominciar a dme di ciò, che in
una yostra lettera con tanto affetto e con
tanto araor mi scriveste , cioè che io ve-
nissi a voi questo carnovale , venendo a
Venezia il mio sratello ; del qual amorevo-
le aifettuoso e cortese e caro invito senza
line vi ringrazio , Algarottin mio soavissi-
D 2, mo 3