L E T T E II E
ALGAROTTI
XXXVIII.
Bologna 27. giugno 1761.
Torxato dalla Romagna, dove ho fatto
nn giro, ho trovato la graziosissima lettera
vostra del primo maggio . Vi ringrazio sen«
za line del piacere che mi aspettava, la
inercè vostra, in Bologna, e che, la iner-
cè vostra, vi ho gustato . Un aitro piacere
ancora grandissiino ho gustato per voi, ben-
chè non mi venisse direttamente da voi.
Mi hanno inandato novellamente da Parigi
le Rescric cle V Timpereur de la Chine. Oh
la cara cosa ch’egli è! ïe Grazie parlavano,
Voltaire scriveva. Lo mando a mylady Or-
ford a Fiorenza che mi domanda continua-
mente di voi e, come tutte le belleanime,
è innamorata di voi. Le mando altresï unra
delie copie che mi avete favorito del vo-
stro
ALGAROTTI
XXXVIII.
Bologna 27. giugno 1761.
Torxato dalla Romagna, dove ho fatto
nn giro, ho trovato la graziosissima lettera
vostra del primo maggio . Vi ringrazio sen«
za line del piacere che mi aspettava, la
inercè vostra, in Bologna, e che, la iner-
cè vostra, vi ho gustato . Un aitro piacere
ancora grandissiino ho gustato per voi, ben-
chè non mi venisse direttamente da voi.
Mi hanno inandato novellamente da Parigi
le Rescric cle V Timpereur de la Chine. Oh
la cara cosa ch’egli è! ïe Grazie parlavano,
Voltaire scriveva. Lo mando a mylady Or-
ford a Fiorenza che mi domanda continua-
mente di voi e, come tutte le belleanime,
è innamorata di voi. Le mando altresï unra
delie copie che mi avete favorito del vo-
stro