L E T T E n E
DEL MEDESIMO
XXXII.
Bologna, £*4 Decetnbre 1760,
ïossibile che sieno oramai corsi quattro o
cinque mesi senza ch’ io abbia avuto la
menoma novella della Musa francese ! Sa-
ranno sei settimane incirca, ch’io le scris-
si per la via di Parma. Ella dovrebbe a
quest’ ora aver ricevuto le letiere sopra îa
PuLssia ; e un saggio sopra La ajüa cli Qra-
zio, che io già le inviai : e ben vorrei fos-
sero degni di comparire dinanzi agli occhi
suoi, che non so se io debba chiamare più
eruditi o più belli. IIo mandato ultima-
mente V Orazio al card. Passionei, e pare
non sîa dispiaciuto a quel mare di senno.
Ho letto giorni sono Y Ecossaise ? e eî ho
pianto, come mi assicurano che sia avve-
nuto in Parigi : e ho molto riso alle facé-
ties Pansiennes, come pure non dubito sia
avvenuto costà. Peccato per altro che in-
sorgano tali dispute letterarie , che non
pos-
DEL MEDESIMO
XXXII.
Bologna, £*4 Decetnbre 1760,
ïossibile che sieno oramai corsi quattro o
cinque mesi senza ch’ io abbia avuto la
menoma novella della Musa francese ! Sa-
ranno sei settimane incirca, ch’io le scris-
si per la via di Parma. Ella dovrebbe a
quest’ ora aver ricevuto le letiere sopra îa
PuLssia ; e un saggio sopra La ajüa cli Qra-
zio, che io già le inviai : e ben vorrei fos-
sero degni di comparire dinanzi agli occhi
suoi, che non so se io debba chiamare più
eruditi o più belli. IIo mandato ultima-
mente V Orazio al card. Passionei, e pare
non sîa dispiaciuto a quel mare di senno.
Ho letto giorni sono Y Ecossaise ? e eî ho
pianto, come mi assicurano che sia avve-
nuto in Parigi : e ho molto riso alle facé-
ties Pansiennes, come pure non dubito sia
avvenuto costà. Peccato per altro che in-
sorgano tali dispute letterarie , che non
pos-