sul Triümÿu'ato. l8l
rade volte o non mai prese quella via, clie
vel conducessej Crasso più avido che ca-
pace di comandare; a cui la dovizia più
che alcuna virtù sua diede un grado emi-
nente nella repubblica ; che apertamente
motteggiava dove profondarnente era da si-
muïare : di gloria e di ricchezze ingordo,
quando deli’ une doveva esser sazio, nè
dell’ altra voglioso per conservar la poten-
za ; che fra’ vizj avea in grado singolare il
più contrario di tutti alla propria elevazio-
ne, e di tutte l’arti per innovar le cose
non riconobbe se non la più vile e la rne-
no sicura, quella di subornare e protegge-
re i peggiori; e- che fu in somma il Le-
pido del primo triumyiralo.
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M 3
rade volte o non mai prese quella via, clie
vel conducessej Crasso più avido che ca-
pace di comandare; a cui la dovizia più
che alcuna virtù sua diede un grado emi-
nente nella repubblica ; che apertamente
motteggiava dove profondarnente era da si-
muïare : di gloria e di ricchezze ingordo,
quando deli’ une doveva esser sazio, nè
dell’ altra voglioso per conservar la poten-
za ; che fra’ vizj avea in grado singolare il
più contrario di tutti alla propria elevazio-
ne, e di tutte l’arti per innovar le cose
non riconobbe se non la più vile e la rne-
no sicura, quella di subornare e protegge-
re i peggiori; e- che fu in somma il Le-
pido del primo triumyiralo.
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