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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 17): Lettere Francesi — Venezia, 1794 [Cicognara, 3-17]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28095#0244
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234 S A G G I ô

tenza (1). Dovea in secondo luogo Pornpeo
profittar del tempo, in cui Cesarô era im-
pacciato ancora nella guerra delle Gallie,
restie dapprincipio, e pazientissime poi del
giogo roraano, fomentando le sedizioni che
ogni di vi nasceano, ed eccitandone, s’era
d'uopo, di novelle, acciocchè Cesare non
potesse condurre in Italia le legioni (2),
per via delle quali avrebbe conchiuso qua-
lunque trattato gli fosse più piaciuto. Che se
avesse trovato alcuno un cotal modo scan-
d.aloso, non si poteva egli forse ricoprir col
bel pretesto, che per salvar Ia patria, e
mantenerle libertà non v’ ha partito alcu-
no, sia giusto o ingiusto, pietoso o crude-
le, laudabile o ignominioso, che non si

debba

(1) Macchiavelsi ; c. 5z , îib. I. deDiscorsî.

(2) Idibns octobris has dedi libteras, cjuo
die, ut scribis , Caesar Placentiam legiones
cjuatuor. Çhiaeso, cjuid nobis suturum est?
In arce Atherùs statio mea nunc -placet. Ci-
cer. epist. 9 , lib. VI. ad Attic.

Cohorruisse autem me, <]uod tuae litterae
de legionibus Caesaris asserrent. Id. ibid. ep. is
lib. VII.
 
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