SÏÏL Triïïïvirato. 33l
gresso a coloro che n’ erano stati rivestiti
nel senato (1), vale a dire in quell’augu-
sto consesso, che vide tante volte dinanzi
a sè supplichevoli i re della terra, e che
fu poi costretto piegar le ginocchia dinan-
zi a questo medesimo Cesare, che non ad
altro pareva aspirare allora, che a potere
infra di loro sedere. Durante la questura
fece 1’ orazion funebre su’ rostri di Giuiia
sua zia, e yidersi nel di lei funerale le
immagini del gran Mario, stato già marito
di lei, ora per la prima volta dopo la do-
minazion di Silla prodotte in pubblico con
festa grande e trionfo del popolo, che agli
onori di Mario, quasi di sotterra alla luca
richiamati, sommamente applaudiva (a). Fe-
ce pure l’orazion funebre della defonta Cor-
nelia sna consorte, contro il costume, se
crediamo a Plutarco (3), che questo privi*
ktgio
Vedi Midletton Vit. di Cic. p. 5j, e la
nota (z) alla p. 58.
(2) Plut. in Cæsare.
(3) Enimvero aetate provectiores mulieres
in sunere laudare moris antic/ui apud Roma~
nos suit. Primus Caesar uxorem suam mor~
tuam
gresso a coloro che n’ erano stati rivestiti
nel senato (1), vale a dire in quell’augu-
sto consesso, che vide tante volte dinanzi
a sè supplichevoli i re della terra, e che
fu poi costretto piegar le ginocchia dinan-
zi a questo medesimo Cesare, che non ad
altro pareva aspirare allora, che a potere
infra di loro sedere. Durante la questura
fece 1’ orazion funebre su’ rostri di Giuiia
sua zia, e yidersi nel di lei funerale le
immagini del gran Mario, stato già marito
di lei, ora per la prima volta dopo la do-
minazion di Silla prodotte in pubblico con
festa grande e trionfo del popolo, che agli
onori di Mario, quasi di sotterra alla luca
richiamati, sommamente applaudiva (a). Fe-
ce pure l’orazion funebre della defonta Cor-
nelia sna consorte, contro il costume, se
crediamo a Plutarco (3), che questo privi*
ktgio
Vedi Midletton Vit. di Cic. p. 5j, e la
nota (z) alla p. 58.
(2) Plut. in Cæsare.
(3) Enimvero aetate provectiores mulieres
in sunere laudare moris antic/ui apud Roma~
nos suit. Primus Caesar uxorem suam mor~
tuam