sül Trium?îîiatô. 35g
portati più suffragj nelle tribù d’ Isaurico
e di Catulo, che non ne aveano riportato
in tutte tutti e due insierne (1); benchè
non fosse egli ancora stato pretore, e £os-
sero ambedue i competitori suoi consolari,
e avesse trionfato 1’ uno, e 1’ altre stato già
censore fosse decorato allora del titolo di
principe del senato.
Conobbe adunque perfettamente Cesare
in questa congiuntura le forze sue, il tem-
po di adoperarle, l’ indole del donatore, e
l’importanza del dono; e con felice ardi-
re da quello incominciô, con che i grandi
riformatori degli stati sogliono non senza
tema finire.
Sali quest’ anno medesimo Cesare alla
pretura, anno famoso, che illustrô Cicero-
ne col suo consolato, e segnô negli annali
di Roma colla salute della repubblica ; av-
veuimento di gloria pieno e di pericolo,
e dal quale avrebbe forse maggior onore
ritratto, se non si fosse cotanto compia-
ciuto a parlarne in qualunque occasione
egli stesso, e a coloriilo e lisciarlo con
ogni
(i) Svet. in. D. Julio, c. x3.
7-* 4
portati più suffragj nelle tribù d’ Isaurico
e di Catulo, che non ne aveano riportato
in tutte tutti e due insierne (1); benchè
non fosse egli ancora stato pretore, e £os-
sero ambedue i competitori suoi consolari,
e avesse trionfato 1’ uno, e 1’ altre stato già
censore fosse decorato allora del titolo di
principe del senato.
Conobbe adunque perfettamente Cesare
in questa congiuntura le forze sue, il tem-
po di adoperarle, l’ indole del donatore, e
l’importanza del dono; e con felice ardi-
re da quello incominciô, con che i grandi
riformatori degli stati sogliono non senza
tema finire.
Sali quest’ anno medesimo Cesare alla
pretura, anno famoso, che illustrô Cicero-
ne col suo consolato, e segnô negli annali
di Roma colla salute della repubblica ; av-
veuimento di gloria pieno e di pericolo,
e dal quale avrebbe forse maggior onore
ritratto, se non si fosse cotanto compia-
ciuto a parlarne in qualunque occasione
egli stesso, e a coloriilo e lisciarlo con
ogni
(i) Svet. in. D. Julio, c. x3.
7-* 4