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Algarotti, Francesco
Opere Del Conte Algarotti (Band 17): Lettere Francesi — Venezia, 1794 [Cicognara, 3-17]

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https://doi.org/10.11588/diglit.28095#0386
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Ôj6 S A G G I O

to conilitto ,ciascuna materia e ciascun saîe
viene alla fine ad occupare quel luogo, che
più se gli conviene. Non poteva adunque
Cesare se non salire in questa perturba»
zione dello stato ; nella quale per altro,
non la promovendo, lasciaya fare a Catili-
na e a’ compagni suoi ciô, che di più odio-
so a fare aveavi, e che solo potea recargli
alcun danno.

D’altra parte avea trovato Cesare in Ca-
tilina un uomo più atto a disordinar le co-
se, che capace di riordinarle a talento suo7
ch’era quello appunto, cne gli tornava. Ca-
tilina avea sicarj abbastanza per assassinare
gran parte del senato, ma non tante legio-
ni per avventura da poter rompere le for-
ze della repubblica, e dare ia un modo du-
revole alla città quella forma, che più gli
fosse piaciuto. Era egli quasi che un teme-
rario capo di Cosacchi o d’Ussari, valevole
bensi a distruggere e mettere a fuoco un
paese, ma inetto ad assediare una piazza,
o a venire ad una giornata campale. Cesa-
re adunque, preso il modei’ato partito ch
e’scelse, correa fortuna di poter forse, me-
diante la popolarità ed il credito suo, rac-

corre
 
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