DI CARLO MARATT1. 237
ciò , che egli fece fu allora descritto con esattiffima di-
ligenza da Bartolomeo Urbani suo allievo , che coil
Pietro de' Pietri, e Andrea Procaccini condiscepoli ,
vi si adoperò, aggiungendovi molti particolari , che
possono servire d'irruzione, e notizia a' posteri, siè
Limato ben fatto inserire qui distesa la memoria, che
allora egli ne fece.
Memorie de' risarcimenti fatti nelle stanze dipinte
da Raffaello d'Urbino nel Palazzo Vaticano
dal Cavaliere Carlo Maratti d'ordine di N. S.
Clemente XI. a' quali fu dato principio
nel mese di Marzo 1702. , e furono
terminati nel mese di Luglio 1703.
PErchè è fiato fempre grande l'affetto , e l'amores ,
che ha avuto il Cavaliere Maratti alle pitture dì
Raffaello Sanzio da Urbino , chefono nelle fanze del Pa-
lazzo Vaticano , ha diverfe volte procurato di infinuare^
a' Sommi Pontefici di risorare , e ben cufiadire dette pit-
ture 3 che per lunghezza di tempo , e per negligenza di
coloro , che per lo paffuto ne aveano avuto la cura , erano
non poco deteriorate .
Ed avendo il medefmo Cavaliere di già fatto cono-
scere al Pontefice Innocenzo XI. , che l'andare pid prolun-
gando fmile operazione , accrefceva non poco il danno, e
il pregiudizio a si belle opere , pertanto egli fu dichiarato
da quel Principe cufode di dette fanze , efopraintenden-
te generale di tutte le pitture del Palazzo Vaticano ; si
applicò fubito effo con grande attenzione alla cura di quel-
le , procurando con ogni diligenza poffibile , che non f
aumentassero i danni , con tenervi continuamente buona
guardia , e con vistare fpeso le dette flange , con offer-
var
ciò , che egli fece fu allora descritto con esattiffima di-
ligenza da Bartolomeo Urbani suo allievo , che coil
Pietro de' Pietri, e Andrea Procaccini condiscepoli ,
vi si adoperò, aggiungendovi molti particolari , che
possono servire d'irruzione, e notizia a' posteri, siè
Limato ben fatto inserire qui distesa la memoria, che
allora egli ne fece.
Memorie de' risarcimenti fatti nelle stanze dipinte
da Raffaello d'Urbino nel Palazzo Vaticano
dal Cavaliere Carlo Maratti d'ordine di N. S.
Clemente XI. a' quali fu dato principio
nel mese di Marzo 1702. , e furono
terminati nel mese di Luglio 1703.
PErchè è fiato fempre grande l'affetto , e l'amores ,
che ha avuto il Cavaliere Maratti alle pitture dì
Raffaello Sanzio da Urbino , chefono nelle fanze del Pa-
lazzo Vaticano , ha diverfe volte procurato di infinuare^
a' Sommi Pontefici di risorare , e ben cufiadire dette pit-
ture 3 che per lunghezza di tempo , e per negligenza di
coloro , che per lo paffuto ne aveano avuto la cura , erano
non poco deteriorate .
Ed avendo il medefmo Cavaliere di già fatto cono-
scere al Pontefice Innocenzo XI. , che l'andare pid prolun-
gando fmile operazione , accrefceva non poco il danno, e
il pregiudizio a si belle opere , pertanto egli fu dichiarato
da quel Principe cufode di dette fanze , efopraintenden-
te generale di tutte le pitture del Palazzo Vaticano ; si
applicò fubito effo con grande attenzione alla cura di quel-
le , procurando con ogni diligenza poffibile , che non f
aumentassero i danni , con tenervi continuamente buona
guardia , e con vistare fpeso le dette flange , con offer-
var