250 VITA
genza; ma quest'opera il Maratti non potè vederla^
compiuta . Intanto benché egli forfè predo l'ottantesi-
mo anno della sua età , contuttociò pure si affaticava a
dipingere : onde per il Marchese Pallavicini diede com-
pimento ad un gran rame con l'imagine della Vergine
Santissima, terminò due gran tavole per Altari , l'una^
con il B. Amadeo per Torino , e l'altra col battesimo del
Redentore per gli PP. Certolini di Napoli . Gli ultimi
tratti del suo pennello però furono due siere immagi-
ni , la prima di Nostra Signora per l'Architetto Mattei
suo vecchio amico ,ela seconda rappresentante il Salva-
tore in atto di benedire per il Signor Cardinal Olivieri;
ma nell'anno 1706., e ottantunesimo della sua età , ol-
tre la debolezza della vista , incominciò a vacillargli di
sì fatta maniera la mano , che non potea più reggerla
ferma al lavoro : contuttociò volle continuare ad assi-
siere a' suoi scolari , finché alcuni anni dopo fu assalito
da languidezze, e svenimenti , che facendosi più fre-
quenti , l'obbligarono a non partirli dalla camera , e poi
dal letto ; in quelli anni ad altro egli nonattese , che a
procurare di placare il Signore con le orazioni, e a de-
testare i falli della vita passata . Ma aumentandoli il
male , munito de' Santi Sagramenti, e proveduto alli
suoi temporali interessi, fé ne passò placidamente all'
altra vita il dì 15. Decembre 1713. in età di anni 88. , e
sétte meli compiuti , lalciando erede de' suoi beni , che
ascesero circa a quarantamila seudi , l'unica sua figliuo-
la avuta dalla seconda moglie la Signora Faustina Ma-
ratti , dotata dalla natura non men di bellezza , che di
vivace spirito, e sublimità d'ingegno nelle poetiche—,
composizioni dimostrato , perlocchè meritò d' essere
annoverata fra gli Accademici Arcadi col nome di
Aglauro , fu questa collocata in matrimonio coll'Av-
vocato Gianbattista Felice Zappi nobile d'Imola, e per
genza; ma quest'opera il Maratti non potè vederla^
compiuta . Intanto benché egli forfè predo l'ottantesi-
mo anno della sua età , contuttociò pure si affaticava a
dipingere : onde per il Marchese Pallavicini diede com-
pimento ad un gran rame con l'imagine della Vergine
Santissima, terminò due gran tavole per Altari , l'una^
con il B. Amadeo per Torino , e l'altra col battesimo del
Redentore per gli PP. Certolini di Napoli . Gli ultimi
tratti del suo pennello però furono due siere immagi-
ni , la prima di Nostra Signora per l'Architetto Mattei
suo vecchio amico ,ela seconda rappresentante il Salva-
tore in atto di benedire per il Signor Cardinal Olivieri;
ma nell'anno 1706., e ottantunesimo della sua età , ol-
tre la debolezza della vista , incominciò a vacillargli di
sì fatta maniera la mano , che non potea più reggerla
ferma al lavoro : contuttociò volle continuare ad assi-
siere a' suoi scolari , finché alcuni anni dopo fu assalito
da languidezze, e svenimenti , che facendosi più fre-
quenti , l'obbligarono a non partirli dalla camera , e poi
dal letto ; in quelli anni ad altro egli nonattese , che a
procurare di placare il Signore con le orazioni, e a de-
testare i falli della vita passata . Ma aumentandoli il
male , munito de' Santi Sagramenti, e proveduto alli
suoi temporali interessi, fé ne passò placidamente all'
altra vita il dì 15. Decembre 1713. in età di anni 88. , e
sétte meli compiuti , lalciando erede de' suoi beni , che
ascesero circa a quarantamila seudi , l'unica sua figliuo-
la avuta dalla seconda moglie la Signora Faustina Ma-
ratti , dotata dalla natura non men di bellezza , che di
vivace spirito, e sublimità d'ingegno nelle poetiche—,
composizioni dimostrato , perlocchè meritò d' essere
annoverata fra gli Accademici Arcadi col nome di
Aglauro , fu questa collocata in matrimonio coll'Av-
vocato Gianbattista Felice Zappi nobile d'Imola, e per