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Archivio storico dell'arte — 2.1889

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Fasc. VIII-IX
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Fumia, Luigi: La facciata del duomo d'Orvieto, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.17348#0373

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329

Trascuro di notare tutto il marmo rosso venuto di Sosselvole, contrada presso il nostro castello
di Prodo, perchè la qualità di questo bel marmo orvietano è troppo nota da doversene fare una
memoria distinta: tuttavia ho voluto registrarne le prime commissioni. Anche qui vi lavoravano
i maestri già ricordati : Geccarello di Assisi, Giolo di Manuello, Ciuccio d'Assisi, Pero di Janni e Gio-
vagnolo da Gubbio

Ma non trascurerò il marmo nero. Si estrasse da Montespecchio, distretto di Siena, e le prime
dieci pietre che pesarono 1,572 libbre arrivarono il dì 9 novembre. Seguirono quattordici pezzi
di 2,458; cinque di 920; quarantadue di trentasette centinaia e quaranta libbre; venti di 3,930;
dodici di 1,490; tre di 884; due di 834 e quattro e più di 1,630 2. Questo marmo, più che dirsi nero,
tende al verde. Fu operato negli incassi delle colonnelle de' portali e per decorazioni di commesso.

Mancano le carte d'archivio dal 1322 alla fine del 1325. Nel settembre 1325 seguitano a venire
marmi di Montepisi3. Da Roma Lorenzo di Pietrangiolo sandalario romano recò per Tevere
al porto di Foglia in Sabina quarantini pezzi di marmo del peso di 23,450 libbre Ne recò altri
tredici Gola Garoso, altro sandalario romano, del peso di 15,500. Gola Gapozzucchi camarlingo della
Camera di Roma rilasciò polizza di pedaggio per 54 pezzi a ragione di dodici denari provisini per
ognuno. Dalla contrada di Augusta a Orte, dal porto di Foglia a Magliano di Sabina, e dai porti
di san Valentino, di Manciano e di Baschi furono condotti in Orvieto. I maestri Masciolo di Assisi,
Nuccio Latini e Cecco di Puccio di Gubbio erano impiegati a Orte per trarre i marmi dal fiume :
Maestro Buonfiglio Bonaccini con Ciolo di Mannello slavano in Roma 5.

Nel 1330 fu preso a lavorare lo spazzo a pietre rosse di Sosselvole e si fecero venire marmi
bianchi dalle petraie della città di Siena per 10,600 libbre (i.

Dopo l'anno 1330 i documenti non parlano di lavori di facciata. La morte del Maitani avvenuta
in quell'anno portò un rallentamento. A Lorenzo successero Niccola e Vitale Maitani con Meo da
Orvieto; ma fino al 1337, in cui furono capomaestri Giovanni di Agostino da Siena e Meo Nuti, non
si hanno ricordi che riguardino la facciata. Si presero a fare le cornici di marmo ~. Erano dette
alcune a bastone 8, e si facevano a marino rosso: le altre a marmo di Carrara". Si lavoravano
pure (ili mosci e becchitelli10 dai maestri Pietro di Vanne di Guido, Cecco di Peruccio, Gionello di
maestro Giovanni e Cecco di Sensolo: colonnelli a marmo nero che costavano nove soldi e sei
denari al braccio, colonnelli attortigliati, di marmo Manco, a quattordici soldi senesi e di marmo
rosso a dieci e dodici; serratoi di marmo nero a dodici soldi e tre denari l'uno11. Il marmo
nero proveniva da Montedonico, contrada delle Rocchette di Ranuccio di Fazio dei Salinguerra 12.
Tutte queste opere si destinarono sempre per ornare i portali. Ma si era a questo tempo arri-
vati ancora più su, fino cioè alle torri e all' andito n. Nello stesso anno 1337 si scolpivano i
cibori n. Dovremo intendere con questo nome le piccole ghimberghe e i piccoli frontoncini sotto
la cornice di base al loggiato in cima alle faccette di ciascuna torre. Cornici e cibori sono di
marmo di Montepisi. I cibori sono distinti in grandi, mezzani e minori. Nuccio Latini, Ugolino Meglio-
retto, Meo Andreucci e Meglioretto di Morico lavoravano a cottimo que' maggiori per il prezzo
di tre lire l'uno. I mezzani e i minori si operavano a cinquanta e a trentacinque soldi da Meo
Jacovelli, da Nuccio Latini, da Jusso di Barto Rustichelli, da Meo Andreuzzi, da Ugolino Meglio-
retti, da Morico Petrucciani, da Mattìolo di Ceccolo d'Assisi, da Marco Agnelelli e da altri. Si segui-

1 Arali, dotto. Cam. 1321 e segg, passim.

- Arch. detto, Cam. 1321, novembre 9, 23; dicem-
bre 12, 19, 24, 26.

3 Arch. detto, Cam. 1321, settembre 15, 25; otto-
bre 30, 31 ; novembre 6, 30.

' Arch. detto, Cam. 1325, novembre 30.

« Arch. detto, Cam. ivi. Sotto la data del dicem-
bre 14 e 15 è uri elenco degli artisti che lavoravano
nel 1325, estratto da un settimanale.

" Arch. detto, gennaio 2; febbraio 28; marzo 24.

7 Arch. detto, Cam. 1337. gennaio 5. 20.

s Arch. detto, Cam. 1337, febbraio 16.
,J Arch. detto, Cam.. 1338, giugno 21.

10 Arch. detto, Cam. 1337, gennaio 5; febbraio 16.

11 Arch. detto, Cam. 1337, aprile 12, 16; 1338, giu-
gno 7; 1339 novembre 14; dicembre 19.

12 Arch, detto, Cam. 1337, aprile 19.

" Arch. detto, Cam. 1337, febbraio 16.

" Arch. detto, Cam. 1337, gennaio 5, 18, 19, 26;
febbraio 2, 14, 15, 16; marzo 15, 16, 22, 26, 30;.aprile 12,'
19, 26; maggio 3, 5; giugno 15; agosto 30; 1338,
lusrlio 6; agosto 3, 14.
 
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