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Archivio storico dell'arte — 2.1889

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Fasc. VIII-IX
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Fumia, Luigi: La facciata del duomo d'Orvieto, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.17348#0382

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338

LUIGI FUMI

attendeva a lavorarvi intorno e a finirlo un maestro Lorenzo scarpellino. 1 Venuto in qualche
dubbiezza opinò di sentire il parere e il gusto dell'architetto Antonio da Sangallo, e la Fabbrica vi
consentì prontamente. Nel 1536 maestro Lorenzo riceveva il pagamento per otto animali che vi
aveva scolpiti per i gocciolatoi. 2 L'altro fu portato a fine nel 1569. 3 Rimanevano a fare i due
altri; e per questi fu ordinato il marmo a Gorneto nel detto anno.

Le statue dentro le nicchie' del frontone prese a scolpirle Raffaello da Montelupo nel 1560 '.
Tre si condussero dal territorio di Givitella nel 1564, scolpite su disegno dello stesso Raffaello r\
Una fu lavorata nel 1567 da Fabiano Toti di Orvieto'». Il quale condusse anche la sibilla libica
nel 1578. Prima di metterla a posto, nel pilastro in basso sur un lato della chiesa, la collocò
sopra una base di legno a vista del popolo, e ne raccolse giudizi come di opera riuscita bella a
perfezione ". Per le altre statue fu provveduto noi 1569 s. I fulmini nel secolo xvn percossero
la facciata danneggiandone gravemente le opere. Nel 161!) una delle piramidi specialmente era
offesa fl. I geli dell'inverno produssero altri guasti Noi 1713 si vedevano ancora sopra il log-
giato certe tettoie di piombo consumato e disuguale che erano già state messe per difenderlo dal-
l'acqua. Furono tolti via i piombi, e in cambio messe tegole a lastre di pietra, che sollevarono
un'infinità di censure e critiche nel pubblico M.

Se non m'inganno, con questa nuova serie di documenti accennati è dato di poter per la
prima volta giudicare con un concetto d'arte assai proprio ogni parte nella costruzione della fac-
ciata. Nessuno vorrà mettere in dubbio, che dove l'occhio riposa e la contemplazione è più cara,
ivi domina una maggiore armonia di pensiero, corno dalla base fino alla galleria. E tutto questo
tratto fu eseguito dal Maitani. I piani superiori, tolto l'occhio che l'Orcagna non avrebbe osalo
certamente di alterare, subirono variazioni, le quali se, in parte, giovarono alla ascendenza delle
masse e alle proporzioni generali della fronte, fecero sentirò, quanto all'esecuzione, la differenza
di un altro stile, dove la forma non si può dire che risponda perfettamente « alla intenzione del-
l'arte», come avrebbe detto il divino poeta.

Luigi Fumi

1 Ardi, dotto, Rif. 1*527-1554 ; 1553, febbraio 26,

c. 96 t.

0 Arch. dotto, Cam. 1530-1536, c. 43.
:1 Arch. dotto, Rif. 1500-1571 ;: 1509, settembre 17,
c. 357.

c. 26 8 t.

7 Arch. detto, num. 4, c. 287.

8 Arch. detto, nani. 5, c. 174.

0 Arch. dotto, Rif. 1606-1630, e. 27 t.
10 Arch. dotto, Rif. 1680-1735, c. 235.
"Arch. dotto, ttum, 1713, c. 45.

« Arch. detto, Rif. 1500-1571 ; 1507, aprilo 21.

' Arch. detto, Rif. 1560-1571; 1500, maggio 5, c. 17.
Arch. detto, Rif. 1560-1571; 1504, marzo 82, c. 130 t.
 
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