Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Archivio storico dell'arte — 4.1891

DOI Heft:
Fasc. VI
DOI Artikel:
Nuovi documenti
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.18090#0494

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
NUOVI DOCUMENTI

poco d'architettura, in fondo color d'aria, scherzando
alcuni di essi con pavoni, altri sostenendo annette, e
altri divertendosi con musicali istrumenti.

« Tutta la detta stanza nelle laterali facciate com-
partita viene da sedici pilastri con suoi mezzi pilastri;
base e cimosa risaltata nella superior cornice, il tutto
di travertino, cinque de' quali occupano ciascheduna
delle due laterali, quattro negli angoli e uno per ogni
testata. Sono i medesimi dipinti tutti in chiaroscuro alla
cinese con alcuni riparti di campo azzurro e color d'oro :
racchiudendo così alcuni amenissimi paesi in vaga fog-
gia dipinti, fra i quali nel mezzo, sotto l'accennata cor-
nice, vi è un mazzo di fiori, al naturale espressi. A piedi
di detti paesi vedesi formato un parapetto d'architettura,
dipinto a chiaroscuro, ricorrendo il simile ornamento
nei parapetti delle due finestre esistenti nella facciata
dell' ingresso, una nel vano accanto la porta, altra nel
vano ultimo a piedi, e cinque esistenti nell'opposta fac-
ciata che riguardano verso la campagna, con una por-
ticeli a adornata da stipiti, architrave, fregio e cornice,
il tutto di marmo, la quale in una loggia introduce.

« Sopra la detta porta esiste una nicchia, dentro di
cui in tempo assai posteriore è stata collocata una statua
esprimente un di quei fanciulli che ministravano nei sa-
grifici de' Gentili, i quali chiamavansi Camilli, e sopra
la medesima esiste una piccola finestra per traverso.

« Nelle altre due piccole facciate poi, cioè nella
prima a sinistra dell'entrata, in un mezzo tondo esistente
sopra la finestra, scorgesi dipinto San Giovanni il Bat-
tista, ed in altro soprala contigua porta l'Evangelista
vien colorito ; scorgendosi altresì in detta finestra una
ferrata colorita ad oro, che serve per ascoltare la messa
della contigua cappelletta. Esiste nella facciata, a piedi,
altra porta ornata nella stessa guisa che le antecedenti,
con mezza nicchia al disopra, con fondo color d'aria, e
stelle seminate color d'oro.

« Per la sopra indicata porta prossima al detto mo-
dello si passa alla seconda stanza ricoperta anch'essa da
volta a lunette e compartita da certa cornice intagliata
dipinta in chiaroscuro in sette ottangoli ed otto piccoli
riquadri. Nell'ottangolo di mezzo vedesi dipinto il sole,
in altri due dal pieduccio delle facciate minori esiste
un pavone con isvolazzo, e solito motto : lehauté passe
font: e negli altri quattro vi è altro rettangolo più pic-
colo, dentro de' quali resta colorita in fondo d'oro una
figura in piedi per ciascheduno in atto di suonare vari
strumenti intrecciati all'intorno da rabeschi color d'oro
in campo azzurro, ricorrendo il simile negli accennati
riquadri.

« Nelle dieci lunette che posano sopra la cornice,
tre per parte nelle facciate maggiori e due nelle mi-
nori; nelle quattro degli angoli vi è dipinta l'arme di
Innocenzo Vili, sostenuta da due angeli, o nelle altre
una mezza figura di diversi santi vedesi delineata. Le
rispettive laterali facciate di questa stanza ricoperte
sono di fìnta architettura di stucco, compartita da sei

colonne dipinte di marmo mischio, e suoi rispettivi pi-
lastri con base color d'oro e capitello parimenti dorato
con zoccolo sotto che ricorre attorno, scorniciato e ri-
saltato, ornato negli sfondi da fogliami in campo verde.

« Nei riquadri fra una colonna e l'altra, vi sono al-
cuni finti credenzoni, in alcuni dei quali vedonsi effi-
giati molti libri ; in altri, vasi sacri e bacile, ed in uno
particolarmente vien rappresentata una gabbia con pap-
pagallo dentro, ed all'intorno dei detti credenzoni ri-
corrono alcuni rabeschi color d'oro in campo azzurro,
il che parimenti vedesi espresso nel superior fregio della
cornice.

« Nella sinistra facciata dell'entrata risiedono due
finestre con parapetti vuoti e gradino sotto, essendovi
nel parapetto di esse e loro rispettivi sguinci alcuni ri-
quadri di chiaroscuro e negli archi un tondo col sole
color d'oro ed un rabesco in fondo azzurro ai lati.

« Esiste nella facciata dell' ingresso un bellissimo ca-
mino con stipiti, mensole, architrave, fregio e cornice,
il tutto di marmo scorniciato e intagliato, con armetta
nell'architrave e nome scolpito del soprariferito ponte-
fice nel fregio ; e sopra la cappa vedesi dipinta una ca-
scata di padiglione con altr'arme sotto dello stesso pon-
tefice, da due angeli sostenuta.

« Si passa per una porta a dritto, ornata di stipiti,
architrave, fregio, e cornice, il tutto di marmo scorni-
ciato, con armetta nell'architrave, e nome scolpito nel
fregio d'Innocenzo Vili, alla terza contigua stanza, la
quale non in tutto, ma in buona parte è ornata della
stessa simetria, che l'antecedente, cioè a dire, con le
medesime colonne, e pilastri ; fra le quali, in luogo di
credenzini, vi sono riquadri ornati all'intorno da un
catenario color d'oro, e fondo azzurro. Dentro i detti
riquadri vien formato un mostacciuolo con un tondo nel
mezzo, e una rosa parimente dorata, venendo il rima-
nente eseguito nella stessa guisa degli angoli, vale a
dire, con rabeschi simili agli altri, suo zoccolo sotto, che
le ricorre attorno.

« Nella sinistra facciata esiste una finestra con pa-
rapetto pieno, che prende lume da altra finestra grande
della stanza accanto, con parapetto ornato d'architettura,
cartella nel mezzo, e sguinci riquadrati di chiaroscuro
segue accanto la medesima, la porta, che introduce in
altra stanza, stipiti, architrave, fregio, e cornice, il tutto
di marmo scorniciato.

« Nella destra facciata vedesi una piccola, apertura,
quale fingesi esser ivi stata ritrovata a fine di nascon-
dervi il lume ; e dentro di essa scorgesi posteriormente
la Nicchia seconda esistente nell'angolo del Cortile delle
statue.

«Nella facciata dell'ingresso esiste un camino si-
mile a quello della seconda stanza, essendovi in questo
l'arme di Giulio II sostenuta da due putti nudi, dipinti
dall'insigne Raffaello d'Urbino.

« La volta, che ricuopre la detta stanza, è fatta a
lunette, ed ornata con due figure per ciascheduna, quali
 
Annotationen