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Archivio storico dell'arte — 5.1892

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Fasc. IV
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Ricci, Corrado: Giovanni da Siena
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https://doi.org/10.11588/diglit.18091#0274

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GIOVANNI DA SIENA

j.

Collegio gregoriano.

el 1371 Gregorio XI comperò dai Pepoli un palazzo in Bologna
per fondarvi il collegio che dal suo nome si disse Gregoriano.
L'edificio, secondo Giuseppe Guidicini, sarebbe quello che sorge
nell'angolo meridionale di via Sampieri e via Castiglione 1 e con-
serva tuttora aspetto antico ed ha begli archi nel portico e un
grazioso balcone del secolo xv. 11 Ghirardaoci nella sua Storiti
i/i Bologna reca due documenti in proposito. Col primo Gregorio
delibera «di fabbricare un collegio famoso»; con 1"altro crea
suoi attori e procuratori, per l'acquisto del palazzo, Bernardo di
Guido, priore di Marmanda, e Giovanni da Siena cittadino.*
Pensammo sulle prime che questo Giovanni da Siena po-
tesse essere l'ingegnere che divenne pili tardi famoso come costruttore di fortezze. Trattandosi
della compra d'un palazzo, era da ritenere opportuna la presenza di un intendente di costruzioni.

Alcuni documenti dell'Archivio di Stato in Venezia provano che siamo di fronte ad una,
delle tante omonimie onde s'intralcia la storia. Nel VII dei Libri Commemoriali della repub-
blica è registrata al 5 marzo 1370 una lettera scritta di Bologna al Doge dal cardinal Anglico,
vicario generale pontificio in Romagna, il quale chiede salvacondotto per trenta caratelli di vino,
uno d'olio e per venti mezzerie di carne salata, che il suo consigliere Giovanni <ln Siena vuol
far passare per proprio uso da Rimini a Bologna. :;

Altri due documenti ci provano che quel Giovanni da Siena era in Bologna anche nel 1371
e nel 1372. Nel dicembre del 1371 chiese un altro salvacondotto per certe quantità di vino e
di commestibili che volea far venire dalla Marca d'Ancona;4 ma, poi dovette rinnovarlo nel-
l'aprile del 1371 « avendo il cattivo tempo impedito l'uso del permesso già avuto ».[1 Giovanni
da Siena, nominato negli atti per la fondazione del collegio Gregoriano, è indubbiamente questo
consigliere del cardinal Anglico, eia1 proprio allora abitava in Bologna.

L'architetto dello stesso nome, e senese del pari, s'incontra per la prima volta soltanto in

1 Cose notabili <li Bologna (Boi., 18fi8), I, 317. In via
Castiglione (n. 7) sorgo un'antica casa, ne'cui capi-
telli e la sigla o monogramma di Gregorio. Risponde
procisamente a tergo del vecchio palazzo Pepoli. Non
sapremmo dire con precisione se in quella casa soltanto
fosse il collegio Gregoriano o se questo si estendesse
sino a comprendere l'edificio indicato dal Guidicini. Ciò
del resto parrà assai probabile a chi pensa che Gre-

Archivio storico dell'Arte - Anno V, Fflsr. IV.

gorio inteso di fare un grande istituto.

- /list, ili Uni., t. Il (Bologna, l<>">7), pp. 302-303.

3 / libri commemoriali della Repubblica ili Venezia
(nei Mini a nienti editi tini In li. Dep. veneto ili storia /ni-
triti), t. IH, p. 00, n. 551.

1 Op. e voi. Bit, )). 101, n. 649.

' Op. e voi. cit,, p. 102, n. 657.

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