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Archivio storico dell'arte — 2.Ser. 1.1895

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Fasc. VI
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Sant' Ambrogio, Diego: Presuntiva Ricomposizione dei Marmi minori e dei Medaglioni di Carpiano: nell'antica porta d'accesso al Chiostro della certosa di Pavia
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https://doi.org/10.11588/diglit.19207#0438

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I MEDAGLIONI DI CARPIANO

429

fratelli Mantegazza, degli scultori diversi che condussero a fine con essi il basamento della
facciata della Certosa di Pavia.

Come già fu osservato, che queste statue facessero parte un giorno precisamente di
quel basamento lo comprova il fatto che nella facciata della Certosa rimangono tuttora vuote-
le due nicchie che le ospitavano, e sono precisamente le due nicchie estreme di destra per
chi guardi il tempio di fronte. Tali due statue d'apostoli di Carpiano corrispondono poi in
tutto, sotto il rispetto stilistico, alle due statue delle nicchie estreme di sinistra, mentre le
sei altre della parte centrale hanno forme smilze e pieghe cartacee, quali più propriamente
siamo usi ad attribuire ai fratelli Antonio e Cristoforo Mantegazza.

Ora, v'è una speciale ragione perchè per il trasporto a Carpiano venissero prescelte
quelle due statue estreme di destra della facciata, e questa va cercata più che nei guasti

Fio. 3\ - LA FACCIATA DELLA CERTOSA IN COSTRUZIONE (Anno 1495 circa)

(Da una tavola di Ambrogio Fossano. Museo civico di Pavia)

1. Porta a timpano retto, in stilo del Rinascimento, che dava accesso al chiostro
dei certosini, al cui adornamento è presumibile servissero i marmi e medaglioni di-
spersi di Carpiano.

già rilevati, comuni del resto ad altri di quei marmi e resi forse maggiori dal susseguito
trasporto, nella circostanza che quel lato destro della facciata dovette rimanere per anni ed
anni ingombro dai ponti per la costruzione del vicino palazzo ducale.

Il disegno di quel pomposo palazzo è del Francesco Richini, e così del 1625, per quanto
coucerne almeno la facciata verso il piazzale del tempio; ma la corte ducale rivela lo stile
dell'Alessi e di Martino Bassi, e così della seconda metà del xvi secolo, e certo quei fab-
bricati d'ingrandimento del chiostro e dei locali più specialmente destinati a ricevimento
di insigni personaggi e delle autorità maggiori del ducato devono essere stati iniziati
qualche anno prima della metà del xvi secolo.

Così essendo, corrispondeva l'inizio di quei lavori e il conseguente trasferimento dalla
Certosa a Carpiano delle due statue d'apostoli delle nicchie estreme di destra della facciata
coll'epoca per l'appunto del trasporto a Carpiano del vecchio altare quadrifronte con le
quattro colonne del ciborio, e può questa argomentazione darci lume altresì per ritenere che
anche i restanti marmi minori di Carpiano, consistenti per lo più in medaglioni, facessero
parte di qualche opera architettonica che andò distrutta alla Certosa per l'appunto in quel
turno di tempo.

Quale poteva essere tale opera?
 
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