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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 1.1898

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Fasc. 6-9
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Tumiati, Domenico: Arte contemporanea, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.24143#0373

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3i4 DOMENICO TUMIATT

l'aiuto di contrasti oscuri, e ciò specialmente in grazia di quella tecnica sapiente che spezza
il colore nei suoi vari elementi e introduce il pennello nei più ardui anfratti della roccia
alpestre. Nella Primavera sulle Alpi è un tentativo nuovo di simbolismo naturalistico, tratto
dagli elementi stessi offerti dal paesaggio, senza nessuna intromissione di figure astratte.
Una donna svizzera regge con gesto blando per la briglia i due cavalli, dopo averli abbe-
verati, mentre di lontano l'uomo getta il seme nei solchi recenti, e le montagne si svestono
della neve.

Sulla fine dell'anno scorso e al principio del corrente anno il vSegantini aveva conce-
pito il grandioso disegno di trasportare in un panorama, all' Esposizione di Parigi del 1900,
tutta l'Engadina. L'area avrebbe occupato lo spazio di 6000 metri. La propaganda da lui
esercitata fra quegl'intelligenti montanari era giunta a buon risultato, ma le difficoltà del-
l'impresa si aggravarono tanto, che ultimamente ricevemmo da lui la notizia che il progetto
non avrà più esecuzione. Io credo che di ciò noi dobbiamo rallegrarci, perchè lo spreco
di energia dell'allestire il panorama gli avrebbe impedito lo svolgimento libero della sua
attività creatrice.

Sappiamo infatti che il pittore, dopo aver cominciato due grandi tele, Tristezza e Gioia,
le quali racchiudono le armonie della morte e della vita, ha ora trasportato il svio campo
d'azione dal Maloja e dalla Val Bregaglia nel villaggio di .Saint-Moritz. Là egli lavora,
fedele sempre al suo metodo, che fin dal 1891 il pittore stesso definiva con queste parole :
« L'arte deve rivelare sensazioni nuove allo spirito dell' iniziato ; l'arte che lascia indifferente
l'osservatore non ha ragione d'essere. La suggestività d'un'opera d'arte è in ragione della
forza con cui fu sentita dall'artista nel concepirla, e questa ò in ragione della finezza, della
purezza dei suoi sensi. Mercè sua, le più lievi e fuggevoli impressioni vengono rese più
intense e fissate nel cervello, commovendo e fecondando lo spirito superiore che le sinte-
tizza: ed ha luogo allora l'elaborazione che traduce in forma viva l'ideale artistico».

Dell'altezza dell'ideale di questo poeta delle Alpi rendono testimonianza tutte le opere
sue, nelle quali indefessamente egli tende a quella perfezione che sta al vertice dei desideri
di ogni grande artista. Lracciando in una sua lettera il disegno delle opere novelle, egli
mi scriveva parole che io trascrivo, perchè rendono fedelmente il suo perenne entusiasmo :

« Ora il mio campo d'azione è portato sopra il bel villaggio di Saint-Moritz, che è il
centro dell'alta Engadina, dove in breve spazio si trovano riunite le maggiori bellezze del-
l'alta montagna, di cui intendo comporre due grandi trittici, e già vi lavoro con tutta la
mia passione. Racchiuderanno essi tutte le bellezze, dalle belle forme ai bei sentimenti, dalle
grandi linee alle belle linee, dai sentimenti umani al senso divino della natura, dalle belle
nude forme umane alle belle forme degli animali, dagli umili sentimenti al senso divinizza-
tore dei simboli, dal sorgere della luna al tramontar del sole, dai bei fiori alle belle nevi.
Ed io mi chino a questa terra benedetta dalla bellezza, e bacio i fili d'erba e i fiori ; e sotto
a questo arco azzurro del cielo, mentre gli uccelli cantano e intrecciano voli, e le api suc-
chiano il miele dai calici aperti, io bevo a queste fonti purissime, dove la bellezza si rin-
nova eternamente, dove eternamente si rinnova l'amore che dà vita a tutte le cose ».

Domenico Tumiati.
 
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