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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 2.1899

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Fasc. 1-3
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Bibliografia artistica
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https://doi.org/10.11588/diglit.24144#0139

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BIBLIOGRAFIA ARTISTICA

3-

Estetica, iconografia, etnografia, fisiologia artistica, rap-
porti tra la letteratura e l'arte.

Giovanni Zippel: Un ritratto celebre di
Bernardo Clesio (dal Natale Trentino).
Trento, 1898.

Quanti in Roma lian visitato la Galleria Nazionale
ricordano certamente il ritratto di un forte prelato,
chiuso nell'abito cardinalizio, seduto dinanzi a un
tavolino sul quale è poggiato un campanello. E un
quadro di meravigliosa potenza per la forza del colo-
rito, la vivace verità, la perfezione della forma, lo
studio minuzioso di ogni particolare nell' uomo dal
collo taurino, dalle labbra tumide e atteggiate a un
moto d'alterigia, dal naso imperioso, dall'occhio scin-
tillante nell'adipe delle gote, dalle sopracciglia arcuate,
dalle mani grassocce e fulgide di anelli. Per gran
tempo supposto opera del Dtirer, fu creduto rappre-
sentasse Alberto di Brandeburgo, finché nel 1894
Edoardo Firmenich, dallo stemma ripetuto nelle gemme
e nel campanello, riconosceva la persona di Bernardo
Clesio. Fu allora cercato un nuovo autore del dipinto:
lo Justi, pensava al Barthl Bruyn ; il Firmenich, il
Friedlànder e il maggior numero de' critici a quel
maestro della Morte di Maria, che più tardi lo stesso
Firmenich credeva ritrovare in Jost van Cleef, fiorito
in Anversa nello prima metà del Cinquecento, e vis-
suto in Italia tra il 1523 e il 1524. Lo Zippel, dopo
avere scrupolosamente riferita la discussione intorno
al nome dell'autore, si ferma a considerare dove il
quadro medesimo possa essere stato eseguito. 11 Fir-
menich suppose Trento, Bologna o Roma, lo Zippel
con maggiore fondamento pensa anche alla Germania,
ricordando che Jost van Cleef soggiornò vari anni
alla Corte di Massimiliano I e Margherita di Fiandra,
dove pure il vescovo Clesio era familiare. Il ritratto
dev'essere inoltre stato condotto dopo il 1530 perchè

il prelato veste l'abito cardinalizio. E l'A. ci dà ancora
altre notizie relative al dipinto e alla sua iconografia
e al personaggio rappresentato. Lo studio fu pubblicato
in una strenna natalizia, bella di scritti eleganti e di
squisitezze tipografiche, edita a Trento con un nobi-
lissimo scopo : quello di sovvenire la Lega Nazionale.

V. L.

Leonardo da Vinci. Frammenti letterari e filo-
sofici, trascelti dal dott. Edmondo Solmi.
Favole, Allegorie, Pensieri, Figure, Pro-
fezie, Facezie. Firenze, Gr. Barbera, edi-
tore, 1899.

L'A. ha inteso di divulgare la conoscenza dei fram-
menti letterari e filosofici di Leonardo da Vinci, eli-
minando ogni frammento d'indole schiettamente scien-
tifica, e raccogliendo quelli in gruppi, ordinati secondo
il presumibile concetto del Vinci. Le Note, che se-
guono passo per passo la scelta, indicano la fonte alla
quale ha attinto Leonardo. L'A. si riserva di trattare
poi in una monografia Intorno alle fonti dell'opera
letteraria e scientifica di Leonardo da Vinci, e di met-
tere allora in piena luce la originalità della sua opera.
Intanto questo lavoro è condotto con molta cura, con
giusta diffidenza verso scrittori di cose leonardesche
troppo bene accolti. E può rendere utilità agli studi,
più di altre meno modeste raccolte, ma confuse e
inesatte. V.

Die klassische Kunst. Eine Einfùhrung in die
italienische Renaissance, von Heinrich
Wòlfflin (mit 11 o erlàuternden Abbildun-
gen). Mùnchen, Bruckmann, 1899.

Il libro è dedicato alla memoria venerata del Burck-
hardt, e riesce subito caro agli studiosi. Comprende
l'età d'oro dell'arte italiana, lo studio di Leonardo,

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