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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 5.1902

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[Appendice]: Arte decorativa
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Supino, Igino Benvenuto: I ventagli antichi all'Esposizione di belle arti in Firenze
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https://doi.org/10.11588/diglit.24147#0490
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ARTE DECORATIVA

I ventagli antichi all’Esposizione di belle arti in Firenze.

A Società fiorentina di belle arti, alla quale il nuovo Consiglio diret-
tivo, presieduto dall’on. marchese Pietro Torrigiani, riuscì a dare
più vigoroso sviluppo, inaugurò ai primi dell’anno una graziosa
e originale esposizione di ventagli antichi e moderni e di tocchi
in penna, disegni, acquarelli, da servire per illustrazione di car-
toline.

Ai lettori del UArte i disegni per le cartoline non possono
interessare molto ; nè gli artisti — sia detto a onor del vero —
si dettero molta cura d’interessare il pubblico, dacché, se scarsi
furono i saggi inviati, anche questi offrivano — tranne poche lode-
voli eccezioni — troppo poco da ammirare.

L’esposizione dei ventagli, invece, riuscì in modo da oltrepas-
sare i limiti di un semplice fatto di cronaca cittadina; e su questa vogliamo brevemente
intrattenere i lettori, anche perchè dell’avvenimento rimanga — come merita — più durevole
ricordo, pubblicando gli appunti che avemmo occasione di prendere nel visitare la nuova
e originale raccolta.

I ventagli, che con signorile cortesia furono esposti dalle più cospicue famiglie fioren-
tine e italiane (la Regina Madre, S. A. R. la Duchessa di Genova e S. A. R. la Duchessa
d’Aosta risposero graziosamente all’invito), non presentano grande varietà di caratteri e di
tipi. È sempre il Settecento che vi trionfa, il secolo in cui il ventaglio divenne oggetto indi-
spensabile in tutte le stagioni ; e non servì alle donne soltanto per rinfrescare l’aria, ma
troppo spesso per darsi Varia di grandi dame. Questo piccolo scettro, che nelle mani fem-
minili assunse così grande importanza da ispirare novellieri, romanzieri e drammaturghi,
già dal tempo di Luigi XIV, quando il modo di vestirsi e di ornarsi toccò il più alto grado
di buon gusto e di eleganza, si era arricchito nella montatura e nella pagina, la quale spesso
acquistava il carattere d’una vera e propria opera d’arte per le belle pitture di cui andava
fregiata.

Se ne facevano anche allorq per tutti i gusti e per tutte le condizioni sociali : modesti
e semplici, ricchi e fastosi; in avorio, in tartaruga e in madreperla, con incrostazioni d’oro
e di pietre preziose; in legno profumato e in legno comune; e molto ricercati erano quelli
che imitavano il tipo chinese.

L'Arte - Appendice - 2.
 
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