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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 7.1904

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Fasc. 3
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https://doi.org/10.11588/diglit.24149#0382
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BIBLIOGRAFIA

CENNI BIBLIOGRAFICI.

Architettura.

S. Beissel, Die Einfuhrung der gotischen Baukunst
in Deutschland bis zu Ende des 13 Jahrhunderts {Stim-
men aus Maria Laach, 1903, LXIV, 237-250, 379-398).

L’autore studia l’introduzione delle forme gotiche dalla
Francia nella Germania nella prima metà del XIII secolo e
il loro vario svolgimento, quale appare nelle più illustri cat-
tedrali tedesche.

L. Beltrami, Leonardo da Vinci itegli studi per il
Tiburio della cattedrale di Milano (Nozze Beltrami-
Rosina, pag. 83, in-8, Milano, 1903).

Riassume le vicende subite dal Tiburio del duomo mila-
nese negli ultimi anni del secolo xv e nei primi del seguente.
Comincia con lo studiarne 1’avviamento per opera di Guiniforte
Solari, dopo la morte del quale (1481) i lavori rimasero so-
spesi. Ne fu poi affidata la direzione a Pietro Antonio Solari
e a Giovanni Antonio Amadeo. L’ostilità degli addetti alla
fabbrica verso questi due artisti provocò l’intervento di archi-
tetti stranieri con risultato negativo. Venne quindi chiamato
da Firenze il Fancelli, al giudizio del quale furono sottoposti
i tre modelli di Pietro da Gorgonzola, di Leonardo e di Bra-
mante. Il Beltrami studia i progetti, i disegni e gli schizzi
di Leonardo in questa prima fase delle discussioni anteriore
al 1490, nel qual anno la discussione si riprende con maggior
calore con l’intervento di Fr. di Giorgio Martini. In adu-
nanza solenne del 27 giugno 1490 viene adottata la solu-
zione definitiva, dietro le prescrizioni del Martini stesso, mo-
dificate poi di nuovo dall’Amadeo, che portò a compimento
il Tiburio.

Seguono 11 documenti relativi alla costruzione del mo-
dello di Tiburio per opera di Leonardo, e 29 documenti ine-
diti relativi ai lavori dal 1467 al 1498.

G. Ceci, Il campanile di San Pietro a Maiella {Na-
poli nobilissima, 1904, XIII, 22-23).

L’autore studia brevemente delle diverse fasi della costru-
zione del campanile eretto nella prima metà del Trecento, e
pubblica un documento relativo all’ultimo restauro (a. 1762).

C. Cesari, Il campanile e la chiesa di San Mercu-
riale in Forlì {Rassegna di arte, 1904, 24-25).

L’autore illustra il campanile e la chiesa del secolo xil, nar-
rando la storia delle modificazioni posteriori subite dalla chiesa.

A. Chaumeix, Le Palais Farnese {Gazette des Beaux-
Arts, XXXI, 1904, 123-134).

Narra la storia del palazzo Farnese a Roma, cogliendo
occasione dall’acquisto del palazzo da parte dell’ambasciata
francese.

M. Cioni, La Pieve arcipretura di Santa Maria a
Chianni presso Gambassi : cenno storico descrittivo {Mi-
scellanea storica della Valdelsa, 1903, XI, 79-107).

La chiesa risale, secondo le indagini dell’autore, almeno
alla metà del secolo XI; della bella facciata viene data la
riproduzione, ed anche l’interno è particolarmente descritto
dall’autore, il quale aggiunge cinque documenti per illustrare
la storia del monumento.

S. Gsell, Ghapelle chrétienne dyHetichir Akhsid (Al-
gerie). {Mélanges Par che ol. et d’histoire, 1903, XXIII,

1-25).

Trattasi di ruderi, dai quali tuttavia è stata chiaramente
riconosciuta la pianta della chiesetta del tipo solito nell’ar-
chitettura cristiana primitiva: vi si sono trovati capitelli e
frammenti ornamentali e reliquiari con iscrizioni entro l’altare.
La costruzione apparterrebbe, secondo le deduzioni dell’autore,
al vi o anche al v secolo.

G. B. Guarini, Un monumento obliato : Vabbazia di
Sant’Angelo in Montescaglioso{Napoli nobilissima, 1904,
XIII, 6-8, 23-27).

Sulle origini di questa abbazia, anteriore al 1000, non si
hanno documenti; la badia fiorì specialmente dalla fine del
secolo xv a quella del xvm. Appunto alla fine del Quattro-
cento appartiene in gran parte l’edificio quale oggi si ammira,
che allora il monastero e la chiesa furono intieramente re-
staurati. Tuttavia l’autore vi osserva due belle bifore da as-
segnarsi al secolo xi, e nota il campanile come ancora appar-
tenente alla costruzione antica, pur variato in molte parti,
oltre le colonne del chiostro del xn secolo; descrive poi
l’edificio « in massima parte espressione di arte fiorentina
della Rinascenza».

Ph. Norman, Oh thè destroyed Church of St. Mi-
chael ìVood Street, in thè City of London, with some
 
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