SILVESTRO DELL'AQUILA
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dell’Aquila, come l’Ariscola ne potrebbe essere il nome corrente, il soprannome derivatogli
dal suo luogo di nascita (Arischia).
Più sotto vedremo il committente del San Sebastiano di Silvestro nominato nell’istru:
mento « Dominico Antonio Caprini d ' Aris culo, » e nell’iscrizione alla base della statua « Do
minicus Antonii de [Caprinis] de Aquila ».
Così, senza sforzo alcuno, mi pare che possa bene accordarsi la tradizione che parla
costantemente di un Ariscola e i documenti.
E dal riunire i tre nomi in uno si riuniscono pure in una le due personalità fantasti-
>-
Fig. i —• Silvestro dell’Aquila: Tomba del card. Amico Agnitìli
Aquila, San Massimo
camente create da alcuni storici, a cominciare dai cinquecentisti Pico e Caprucci. Non cono-
sciamo, dunque, che un solo Silvestro, Silvestro dell’Aquila.
* * *
Silvestro esordirebbe classicamente, orafo in Firenze, se avesse ragione il Muntz nel-
l’identificarlo con quel Silvestro dell’Aquila che in tre documenti fiorentini (8 nov. 1439,
1 feb. e 7 mar. 1440) appare incisore di sigilli per la Camera apostolica.1
Ma, oltre che per la incertezza del contabile che lo dice una volta « Silvestro Paci de
Aquila» e un’altra «Silvestro Johannis de Aquila»,1 2 l’identificazione sembra difficile ad
1 Les Arts à la Cour des Papes, I, pag. 56 e 61. che nella prima in cui (Paci, essendo abbreviazione
2 Non vi è ragione di credere che l'errore sia piut- di Jacopaccio) l’incisore avrebbe lo stesso patronimico
tosto nella seconda menzione, come ritiene il Muntz, dello scultore.
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dell’Aquila, come l’Ariscola ne potrebbe essere il nome corrente, il soprannome derivatogli
dal suo luogo di nascita (Arischia).
Più sotto vedremo il committente del San Sebastiano di Silvestro nominato nell’istru:
mento « Dominico Antonio Caprini d ' Aris culo, » e nell’iscrizione alla base della statua « Do
minicus Antonii de [Caprinis] de Aquila ».
Così, senza sforzo alcuno, mi pare che possa bene accordarsi la tradizione che parla
costantemente di un Ariscola e i documenti.
E dal riunire i tre nomi in uno si riuniscono pure in una le due personalità fantasti-
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Fig. i —• Silvestro dell’Aquila: Tomba del card. Amico Agnitìli
Aquila, San Massimo
camente create da alcuni storici, a cominciare dai cinquecentisti Pico e Caprucci. Non cono-
sciamo, dunque, che un solo Silvestro, Silvestro dell’Aquila.
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Silvestro esordirebbe classicamente, orafo in Firenze, se avesse ragione il Muntz nel-
l’identificarlo con quel Silvestro dell’Aquila che in tre documenti fiorentini (8 nov. 1439,
1 feb. e 7 mar. 1440) appare incisore di sigilli per la Camera apostolica.1
Ma, oltre che per la incertezza del contabile che lo dice una volta « Silvestro Paci de
Aquila» e un’altra «Silvestro Johannis de Aquila»,1 2 l’identificazione sembra difficile ad
1 Les Arts à la Cour des Papes, I, pag. 56 e 61. che nella prima in cui (Paci, essendo abbreviazione
2 Non vi è ragione di credere che l'errore sia piut- di Jacopaccio) l’incisore avrebbe lo stesso patronimico
tosto nella seconda menzione, come ritiene il Muntz, dello scultore.