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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 12.1909

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Fasc. 5
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Corrieri
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https://doi.org/10.11588/diglit.24137#0426

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CORRIERI

383

loro incantevole sorriso e nella grande vivacità dei
loro occhi.

Altra figurina idealmente bella, di tanta semplicità
tecnica e pure di una così mirabile efficacia di espres-
sione, in quei suoi grandi occhi sereni, è il ritratto
in costume di torero.

Altrettanto bella, per quanto troppo tedescheggiante
nell’impeccabilità del disegno di ogni particolare è la
testa di Ragazza dipinta a chiaroscuro, color seppia
su fondo rosso e rinvigorita da qualche po’ di cinabro,
e da qualche bella macchia di verde prodigata su una
leggera collana che recinge i capelli castani.

Vien poi la categoria dei grandi e dei piccoli quadri
di idealismo e di pensiero, dove si sente spesso l’in-
fluenza del Boecklin. La Guerra, che procurò allo
Stuck un vero trionfo, e lo consacrò ufficialmente una
delle glorie più insigni della Germania, è rappresen-
tata da un cavaliere nudo che sulla nuda schiena di
un nero cavallo attraversa un campo di battaglia, o
meglio un carnaio, disseminato di cadaveri. A pre-
scindere dal soggetto, io credo che nemmeno la con-
cezione possa dirsi del tutto originale, come non poco
artificiosa mi sembra la colorazione, eccessivamente
livida nei cadaveri, oscura nella figura del cavaliere,
del cavallo, del terreno circostante, e troppo rossa nei
brevi sprazzi di luce che interrompono l’oscurità del
cielo. Tuttavia non posso disconoscere che il quadro
è di qualche efficacia suggestiva e di una sapiente
composizione.

Le Frinni, Il Paradiso perduto, La sfinge, anche
essi di una violenta colorazione tale, che divengono
paurose evocazioni, hanno sapienti qualità di taglio1
di rilievo, di effetto, e forse anche’sufficiente efficacia
rappresentativa dei simboli; ma pittoricamente ap-
paiono manierate.

In tutti questi quadri grava la preoccupazione di
voler fare dell’arte di pensiero e la sovrapposizione
cerebrale sopraffa e guasta l’espressione spontanea,
sincera e sentita se pure ve ne fu.

Io non amo codesta arte che non scaturita da ima
emozione sinceramente provata, si rivolge non ai sensi

ed all’anima, ma a facoltà che son proprie della ra-
gione e dell’ intelletto ; codesta arte nella quale il pen-
siero soffoca l’emozione, o, peggio, talvolta, simula
un’emozione che non fu mai sentita.

Per questo preferisco di gran lunga l’altro gruppo
di quadri nei quali lo Stuck ha profuso tutte le mi-
rabili sue doti di narratore immaginoso e giocondo
delle umane bellezze, e tutta la sua bravura di colo-
rista e di decoratore insuperabile. Nei quadri : Scherzo,
Primavera, Solletico, Cavalcata, Fauni che g ino cavo,
Corteo di baccanti, Altalena, è tutto un inno glorioso
alla gioia, è tutta una festa di colori vivaci, smaglianti,
luminosi, è tutto un sorriso, dalle magnifiche, argute
teste dei fauni e dei piccoli satiri, alle splendenti carni
nude delle baccanti, dai tersi cieli di cobalto solcati
da nuvole bianche, ai prati cosparsi di mille fiori,

Pochi pittori sanno dare alle loro figure l’espres-

Ettore Tito : La gomena
 
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