NOTIZIE SU DIVERSI PEZZI D'ARMATURA
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3. Visiera di una celata con mascherone a sbalzo e in parte dorata (fig. 4). Questa visiera
è probabilmente quella di una celata descrìtta da Antonio Petrilli : « si ritrova nella medesima
armeria, la celata d’Enea Troiano, la quale acquistò l’eccellentissimo Guido Baldo Duca d’Or-
bino quando era Generale della Serma Republica di Venetia, et è tenuta per grandissima mera-
vìglia, in detta celata vi sono scolpiti duoi mascheroni, uno sopra la testa e l’altra nella
visiera, che sono fatti a forza di cisello, il quale rende gran maraviglia alli riguardanti, e questo
Fig. 6 — Scudo della seconda metà del sec. xvi.
fu fatto da Repa, figliuolo di Numa Babilonico, secondo che affirma Demostene». Questa
attribuzione è naturalmente fantastica e poetica quanto quella del n. 1.
* * *
4. Armatura di acciaio nero lavorato a sbalzo e composta di elmo e visiera, goletta,
petto e schienale, bracciali e fiancali (fig. 5). La visiera dell’elmo è fatta a testa d’orso; sul
petto della corazza vi è figurato l’Abbondanza, nello schienale Nettuno con due tritoni.
Antonio Petrini scrive: « l’armatura di Carlo quinto si ritrova nell’armeria del Sermo Gran
Duca che è tutto figurata, ha nel petto un Nettuno con altri fogliami» (il Nettuno è invece
nello schienale), « similmente il taschetto » (caschetto?) « figurato, vi è ancora la celata, la
quale forma un capo d’un orso, e nello scudo v’è figurato Tolomeo che porta la testa di
Pompeo a Cesare... e questa armatura dicono che fosse fabbricata da Pirro Sinico ».
L’armatura sembra lavoro milanese. La sua forma, che indica una data non anteriore al 1570,
esclude l’appartenenza a Carlo V. Lo scudo (fig. 6), e un caschetto che ritengo suo (fig. 7), si
trovano ora separati dall’armatura: il primo nella terza vetrina grande, il secondo nella prima al
terzo pilastro.
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3. Visiera di una celata con mascherone a sbalzo e in parte dorata (fig. 4). Questa visiera
è probabilmente quella di una celata descrìtta da Antonio Petrilli : « si ritrova nella medesima
armeria, la celata d’Enea Troiano, la quale acquistò l’eccellentissimo Guido Baldo Duca d’Or-
bino quando era Generale della Serma Republica di Venetia, et è tenuta per grandissima mera-
vìglia, in detta celata vi sono scolpiti duoi mascheroni, uno sopra la testa e l’altra nella
visiera, che sono fatti a forza di cisello, il quale rende gran maraviglia alli riguardanti, e questo
Fig. 6 — Scudo della seconda metà del sec. xvi.
fu fatto da Repa, figliuolo di Numa Babilonico, secondo che affirma Demostene». Questa
attribuzione è naturalmente fantastica e poetica quanto quella del n. 1.
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4. Armatura di acciaio nero lavorato a sbalzo e composta di elmo e visiera, goletta,
petto e schienale, bracciali e fiancali (fig. 5). La visiera dell’elmo è fatta a testa d’orso; sul
petto della corazza vi è figurato l’Abbondanza, nello schienale Nettuno con due tritoni.
Antonio Petrini scrive: « l’armatura di Carlo quinto si ritrova nell’armeria del Sermo Gran
Duca che è tutto figurata, ha nel petto un Nettuno con altri fogliami» (il Nettuno è invece
nello schienale), « similmente il taschetto » (caschetto?) « figurato, vi è ancora la celata, la
quale forma un capo d’un orso, e nello scudo v’è figurato Tolomeo che porta la testa di
Pompeo a Cesare... e questa armatura dicono che fosse fabbricata da Pirro Sinico ».
L’armatura sembra lavoro milanese. La sua forma, che indica una data non anteriore al 1570,
esclude l’appartenenza a Carlo V. Lo scudo (fig. 6), e un caschetto che ritengo suo (fig. 7), si
trovano ora separati dall’armatura: il primo nella terza vetrina grande, il secondo nella prima al
terzo pilastro.