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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 21.1918

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Fasc. 4
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Salmi, Mario: Un rilievo frammentario del sec. IV nel Museo di Barletta
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https://doi.org/10.11588/diglit.17338#0272

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246

MARIO SALMI

sarcofagi ravennati del v e vi secolo...».1 Nè può credersi quella squisita opera decorativa
importata, poiché conteneva, secondo l'epigrafe, le ceneri di Lucio Abuccio Salvio appar-
tenente alla gens Abuccia fra le più cospicue di
Canosa. E se il bel sarcofago frammentario sotto
la tomba dell'arcivescovo Elia in S. Nicola di
Bari stilisticamente orientale 2 non può, come
il nostro, dirci se fu importato, come è proba-
bile, o eseguito sul luogo,, non mancano in
Puglia altri esempi che vi affermano la pre-
senza di artefici esotici. Basterebbero i mo-
saici di Casaranello che hanno rivelato rap-
porti chiarissimi con la Siria3 e quelli forse
più antichi del Museo di Taranto, con una
scena di caccia e due mezze figure entro tondi
(flg. 8) che aspettano ancora di esser degna-
mente illustrati.

Nei riguardi del rilievo nostro, è verosi-
mile che a Barletta spirasse, nel tempo in cui
esso fu eseguito, atmosfera affine a quella di
Bisanzio, tale da far supporre che anche ar-
tefici di là venuti vi operassero. La vicina Ca-
nosa, fiorente nei suoi commerci, eresse nel
sec. iv un monumento a Costantino e ai figli
di questo; ed elevò poscia in onor del padre di
Teodosio una statua equestre in bronzo do-
rato. 4 Nè dimentichiamo per ultimo che i
rapporti con Bisanzio si intensificarono e che
Fig. 8 - Musaico nel Museo di Taranto. una tradizione riferisce come più tardi il ve-

scovo di Siponto Lorenzo parente dell'impe-
ratore Zenone (474-491),' fece decorare due basiliche da lui costruite sulla costa che
da Barletta si stende azzurrina verso il monte dell'Arcangelo proteso sul mare, con l'opera
di mosaicisti chiamati da Costantinopoli. s

Mario Salmi.

1 Q. Quagliati in Notizie degli scavi, a. 1906,
323-324-

2 Fu già da R. Pagenstecher, Apulien,
Leipzig 19.14, 138, ravvicinato, por la spartizione
ad arcate con colonne scanalate c nicchie, al tipo
ravennate del scc. iv quale apparisce nel sarco-
fago dell'arcivescovo Liberio in S. Francesco.
La fattura più vigorosa bensì, l'attitudine e l'ac-
conciatura dei profeti raffigurativi in atto oratorio
o pensosi, e vestiti di semplice clamide, scopre
in esso uno spirito ancor più classico e vicino a
quello greco. Basterebbe questo solo particolare

a raffermarne l'origine, anche se la struttura
architettonica non accennasse all'Oriente, essendo
caratteristica, secondo il Wulff in Burger, Hand-
bucli d. Kunstvissensclia/l, III, 176, caratteristica
per l'Asia Minore.

3 A. Haseloff, / mosaici di Casaranello, in
hollettivo d'Arte, a. 1 (1907), fase. 12, 22 e segg.

4 C. I. L., 36, n. 329-333.

6 Agiografo del scc. ix in Bollandisti AA.
SS., febr. II, 58, § 11, riprod. dal Muntz in Revue
Arch., 1891, I, 71. Cfr. E. Bertaux, L'art dans
l'Italie Meridionale, Paris, 1904, 66.
 
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