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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 22.1919

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Fasc. 3
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Frati, Lodovico: Miniatori bolognesi del quattrocento
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https://doi.org/10.11588/diglit.17339#0143

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MINIATORI BOLOGNESI DEL

TADDEO CRIVELLI.

Questo miniatore ferrarese, venuto in bella fama
per la Bibbia da lui miniata, insieme a Franco De
Rossi, per commissione del Duca Borso, impiegan-
dovi sette anni, venne a Bologna, dopo la morte
di Borso suo protettore, poco appresso il 1470 la-
vorando nel 1478 con Domenico Pagliarolo, del
quale avrò occasione d'intrattenermi. Dice il Ma-
laguzzi Valeri.1 clic il Crivelli nel 1476 miniò per
Brumino de' Bianchi un ufficio della B. V. Dal
documento che segue, citato, ma non pubblicato,
dal Malaguzzi Valeri, rilevasi che l'offìziolo appar-
teneva a Gio. Iacopo di Vitale Grassi Vitali, che
fu degli Anziani nel 1481, e doveva essere presen-
tato a Bornino di Bagarotto^'de'^Bianchi, che fu
senatore nel 1466 e dottore di leggi; ebbe in moglie
Dorotea Albergati (1460), e morì nel 1479.

1476. « Inditione..., die Iovis, VII mensis martii,
tempore pontificatus d. Sixti pape quarti.

« M. Tadcus condam ser Nicolai de Crivellis de
Fei aria amminiator, habitator Bononie, in cappella
s. Cicilie, sponte promixit presentare die lune pro-
xime ventura, que eritdies undecima mensis martii
proximi venturi, magnifico viro Bornino de Blan-
chis unum librizolum, sive uffiziolum Beate Marie
Virginis, cum aliis officiis in eo existentibus. Qui
libriculus est Janiacobi de Vitalibus; et ipso sic
supra presentato, estimari manufactura ipsins li-
briculi, videlicet aminiatura. Et prò manifatura
predicta ipsi magistro Tadeo solvere et sàtisfacere
per ipsum Janiacobum, ,vel ipsum libriculum stare
depositimi" penes ipsum Borninum domo et quous-
que fucrit cognitum de labore et mercede ac ma-
nefactura ipsius magistri Tadei. Pro quo magistro
Tadeo etc. magistei Petrus condam Antonii de La-
tolia fideiussit et iuravit, et renuntiavit, etc. Que
omnia etc. pena librarum 100 bononinorum, etc.
qua pena, etc. et iuramento etc ».2

1 La miniatura in Bologna dal XIII al XVIII secolo-
ìieWArch. storico italiano, ser. V, t. XVIII,'p. 276.

2 Arch. Notarile di Bologna, rog. Lodovico Castellani,
fil. 1471-1480, 7 marzo 1476.

TOMMASO DI CESARE BASSO
DA MODENA.

È noto come miniatore per l'opera da lui prestata
nel 1484 con Gabriele de' Cipelli e Ranuccio da
1 mola al compimento del C radualc rimasto incom-
piuto per la partenza di Martino da Modena. Ri-
tornò egli a miniare per la fabbrica di s. Petronio
verso la metà del 1504; poiché ai 27 di agosto di
detto anno ricevette da essa corbe due di frumento
del costo di lire sette per parie di soa mercede per
amminiare li libri novi de s. Petronio.

I mandati che lo riguardano non oltrepassano
il marzo del 1507. Di sua moglie, che fu Orsolina
del fu Boniacopo de Palinarii di Ferrara ci dà no-
tizia un rogito di Giovanni Foscherari del 18 gen-
naio 1502,1 nel quale Nicolò del fu Pellegrino
Amorini, della parrocchia di s. Procolo, ammini-
stratore di suo figlio Pellegrino, erede di Giò. Bat-
tista Amorini, per soddisfare Girolamo del fu Lo-
dovico Zavarisi vaginario, creditore di Pellegrino
vende a Tommaso del fu Cesare Basso da Modena,
miniatore, abitante a Ferrara, per sè e per Orsolina
Pa'inarii sua moglie, una casa a Bologna, presso
il monastero di s. Procolo, in via Stanghclini, sotto
la parrocchia di s. Mamolo. Questa casa pervenne
a detto Pellegrino per divisione fatta fra lui e Nicolò
con Orfeo da Castello altro coerede, pel prezzo di
lire 165 di bolognini.

GABRIELE DE' CIPELLI.

Cappellano e miniatore dei corali di s. Petronio
dal 1479 al 1484, non so se debba identificarsi
con Gabriele de' Cipelli dottore di leggi, lettore di
decreti nello Studio bolognese dal 1483 al 1485,2
canonico e cardinale della chiesa di Ravenna nel
i486. Il 20 gennaio di detto anno Iacopo mondatore
di frumento assolveva nel suo testamento Gabriele
Cipelli dalla restituzione di 53 lire che aveagli pre-

1 Arch. notarile di Bologna, filza 2, n. 114.

2 Nei Rotuli è denominato: Gabriel de Cipcllis.
 
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