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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 22.1919

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Fasc. 4
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Salmi, Mario: Appunti per la storia della pittura in Puglia
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https://doi.org/10.11588/diglit.17339#0188

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66

MARIO SALMI

tondeggiante nelle forme, nell'ancona di Parenzo ch'è certo più vicina di tempo, anche per la
foggia del trono ridotto alla più semplice espressione architettonica.

Nella nostra pala, il motivo è tradotto in modo più simpatico, per quell'atto gentile della
Vergine che stende un velo pudico sul Bimbo, completamente nudo nelle due tavole prece-
denti. D'altra parte la conformazione del volto di San Nicola, sporgente nel mento, e con la
barba bianca, corta e riccia, arieggia ai tipi di Bartolomeo. A lui fanno pensare certe into-
nazioni di colore come la casula verde oliva intenso e le tonalità calde, ma un po' giallognole
delle carni; di Bartolomeo manca peraltro la vigoria plastica e la solida struttura appresa alla
scuola di Padova. Ritengo dunque il polittico un'opera di bottega nella quale ondeggiano i
riflessi delle due personalità, da attribuirsi, per questo, al decennio 1450-1460. Le forme un
po' aride e magre che essa presenta, trovano riscontro con Quirizio da Murano ed in ispecie
va confrontata la Vergine con la Santa Lucia della Pinacoteca di Rovigo del 1462. Così che po-
trebbe affacciarsi l'ipotesi di una principale od esclusiva partecipazione di quell'artefice al
polittico nella bottega dei Vivarini, se egli non dimostrasse sempre uno spiccato senso deco-
rativo, e una ricerca dei particolari nella fioritura delle vesti damascate, che manca al dipinto
di Rutigliano nel quale non si afferma decisamente nessuna individualità conosciuta. 1

A Polignano a Mare c'era nella chiesa principale un altro polittico di struttura forse si-
mile; ma le sue membra mal ricomposte si limitano oggi alle cinque tavole dell'ordine infe-
riore già trilobate, ora diminuite in altezza.

Figurano, al solito, sul fondo d'oro, la Madonna col Bimbo fra San Bernardino e San
Nicola a sinistra, San Vito (?) e il Battista a destra, sopra uno zoccolo grigio.2 La Vergine
siede in un semplice trono sagomato e si volge a sinistra verso il Putto vivacissimo con
nimbo crucigero e vestito di una tunichetta scura, cinta di rosso. Assiso sul grembo ma-
terno guarda all'osservatore e afferra con la sinistra il manto della Madonna. Ancora un più
energico movimento e avremo il Bimbo di San Giovanni in Bragora di Bartolomeo Vivarini
(1478) o, drizzandosi in piedi, quello di San Nicola a Bari (1476).

A sinistra, in basso, è inginocchiato un prelato committente in cotta bianca; a destra c'è
un cartellino con i resti di un'iscrizione mutila e la data pure incompleta. A giudicare dal
pannello di mezzo la pala si direbbe di Bartolomeo, intorno al 1470; chè il Putto ne ripete
le forme tondeggianti e precorre quello della Madonna Davis a Newport, la Vergine ha per-
perduto la « pensosa mitezza » dei primi lavori, per ripetere una felice espressione del Be-
renson, 5 e guarda con occhi socchiusi il Figliuolo, come in altre immagini di quel periodo.
Ma gli esili e delicati santi dei pannelli laterali contrastano con quelle forme: il San Vito (f),
di aspetto giovanile, con la spada e la palma, è uguale per atteggiamento al San Sebastiano
nella tavola di Antonio alla Vaticana (1464), dove la palma è bensì sostituita da una freccia.
Tornano dunque gli esemplari della bottega ed è certo che Bartolomeo ebbe un collaboratore
che non raggiungeva il suo forte realismo.

L'esecuzione del dipinto è diligente; il colorito caldo dorato. Sfolgora l'oro nel manto
azzurro a fiorami della Madonna ; si ripete nei margini del piviale di San Nicola, nel libro di
San Bernardino, mentre squilla intonatissimo, il rosa della veste di San Giovanni e risalta per
l'eleganza corretta del suo abbigliamento il biondo San Vito (?) in farsetto verde con cintura
rossa e mantello laccato di rosso.

Più decise e caratteristiche qualità di stile troviamo in un quadro con l'Annunciazione,
collocato entro una brutta cornice settecentesca, nel coro della cattedrale di Modugno. Un

"Alt. mass. m. 1,47, largh. m. 1,69. Affinità no-
tevole con esso si riscontra nel trittico della sacristia
di San Francesco della Vigna con tre santi, opera
eseguita intorno al 1450, ripr. dal Testi, op. cit.,p. 940.

2 Le figure erano disposte come indica il loro at-
teggiamento, in quest'ordine che non è peraltro rispet-

tato. Il pannello di mezzo misura m. 1,06 per 0,43,
i laterali circa m. 1,17 per 0,22. Il Testi, op. cit.,
p. 490, che cita il polittico pur dichiarando di non co-
noscerlo, ne ebbe informazione inesatta.

3 Venetian Painting in America, The Fifteenth Cen-
tury, London, 1916, p. 17.
 
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