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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 22.1919

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Fasc. 4
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Venturi, Adolfo: Documenti relativi a Raffaello
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https://doi.org/10.11588/diglit.17339#0227

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DOCUMENTI RELATIVI A RAFFAELLO

205

XXX.

Lettera di Alfonso I duca di Ferrara al suo
segretario Obizzone Remo, da Parigi, 29 dicem-
bre 1318. (Copia in Pittori, B.a 4", fase, di Sanzio
Raffaello).

« Opizoni Remo secretarlo fideli dil.mo Ferrariae.
Alfonsus Pax Ferrariae.

« Opizo scrivete a Roma a Mons. de Adria che
faccia sollicitare la nostra picturà che fa Raphael
da Urbino et che o per il Pauluzzo o per altri
faccia parlare ad esso Raphael, et dirgli che noi
desideratilo dhavere il cartone di quella pictura
che esso ha mandato qua al R.mo legato, [Card.
Bibbiena] su la quale è ritratta la S.a Viceregina
de Napoli: et che avendolo ci farà piacer gratis-
simo a donarcelo: circa che usi il prefato Mons.re
quella maniera et mezo che pare a S. S., alla quale
reputamo che basti far noto il nostro appetito,
conoscendo la prudenza et dexteritade de sua S.

« Parisi]', Xxvìm Pecembris 151:8 ».

XXXI.

Il Vescovo Costabili a Obizo Remo, a Perrara,
i° febbraio 1319. (In carteggio da Roma).

« Mag.co dno Opizoni de Remis Du.1' secret." ufi
Fratri hon.[Ferrariae cito cito in manibus proprijs.

« [M.] Obizo hon. ('uni questa sera el Cartone
del Retracto de la Sa Vice Refina] de Neapoli,
qualle Raphaelle manda voluntera a la Ex.
del Sig. Puca, [et] se la Fx. sua lo vora poi in
tavola ad olio ge lo farà, et circa lopera [el] dice
non bisognare che io ge lo ricordi et che al ritorno
de S. Ex. sarà l'opera in bon tarmine, et dice
chel Legato ge ne ha scripto anchor... {macchia
d'acqua),

« I Ho] receputo la littera de cambio per li XXV
scudi et ne ringratio la M. V.... Se è expeso nel
canone et involgio del Cartone tre Julij qualli ne
potrà mandare, la M. V.

XXXII.

Pa lettera del 17 febbraio 1519 del Vescovo
d'Adria al Duca di Ferrara. (In carteggio da Roma).

« ...Pur hogi ho parlato cura Raphael da Ur-
bino solicitandolo a la expeditione de la opera
de V. Ex.a; el me ha risposto come le altre fiate
chel non bisogna che io el solfliciti], perchè lha
più fantasia a questopera de V. Ex.a cha a cossa
el facesse [mai], et dice chel non la voria bavere
facta tri mesi fano per una gran cossa... che da
tri mesi in qua lo ha visto cosse assai de pro-
spectiva più el non ha[vesse] veduto prima, et
vedese, che ad ogni modo lha volgia de servire

la Ex.a [V.] conio io tengo per firmo el servirà,
et el differrire non procede da altri oche] dal
multo et continuo da lare ge da el Papa...

« Pe continuo me raccomando in gratia di V. E.

« Romae xvij Februarij M.P.XIX ».

XXXIII.

Pa lettera di Girolamo Bagnacavallo a Alfonso I
d'Este, da Roma, ultimo febbraio 1519.1

« 111.mo et Ex.mo S.or S.or mio et Patrone
asser.mo, Jo ebbi una de V. Ex.tia et subito feci
il debito cum lo R.mo S.01 mio anchora che ciò
non bisognava perho che quanto desiderio al
mondo tene sua S. R.ma solo e di fare cosa grata e
di piacere a quella cossi confidentemente V. Ex.tia
in omni sua occorentia se digni servire de quello
et pi'u presto non ho fatto risposta a V. Ex.tia,
ancho Jo havesse comissione dal S.or R.mo mio,
per essere quella absente per Franzia et in questo
spacio mai ho inanellato di sollicitare la cosa. Ho
veduto li schizi per megio di un suo Creato quali
uno e la Cacia di Meleagro l'altro un Triompho
di Bacho, beletissimi. l'in qua. altro non se e
fatto; pur di bocha di esso Kapha[e]lle ho promis-
sione sopra la. lede sua che ambi dui quadri sa-
rano expeditti a la Festa di la pascila proxima,
ben che al presente non si e visto di questo salvo
li schizi. al presènte esso Raphaelle e occupato
in Certo aparalo di Comedia di messer Ludovico
Ariosto, qual lo R.mo mio Intende representare,
et finito ciò, darà expedictione a detti quadri
di Y. Ex.tia et lo non mancliaro sollicitarlo corno
fidelissimo servitore di quella ala Cui bona gratia
di Core sempre me reccomando. Romae ultimo
februarij M. P. XIX.

0 Pe v. Ex.tia 111.ma

Serv itore Bagna. Cavallo ».

XXXIV.

Lettera del Paolucci al Plica, 2 marzo 1519.
(In carteggio da Roma).

« [11.mo et ex.mo S.r mio colemmo etc. Queste
mascare ogni giorno, et il corere a lo anello, causa,
che podio si potè intendere de le occurentie de
hora: beri per non ci essere il S.r M. Ant.o fui con
messer Petro Bembo in casa sua, et vedemo corere
nomini nudi un palio; non si parlo se non de
mascare et de la comedia et aparato de Rafael
de Urbino per quella farà recitar Mons. de Cibo
domenica proxima...

«De Roma adi ij martio M.D.XVIII ».

1 Pubblicata da A. Venturi, in Der Kuntfyeund, i° no-
vembre 1885, 1» annata, 11. zi, Ber'in.

L'Arte. XXII, 27.
 
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