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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 23.1920

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Fasc. 1
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Tea, Eva: Il cromatismo di Paolo Veronese
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https://doi.org/10.11588/diglit.17340#0095

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IL CROMATISMO DI PAOLO VERONESE

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moderno; ma per Paolo non ci voleva meno che Si tratta di trovare una sfaccettatura, che so-
le ampiezze riposate d'un S. Sebastiano o d'un stituisca il rilievo ombrato, inospitale al colore;
Palazzo Ducale. un sistema poliedrico di superficie distinte e

L'uso dello pseudo-tono conferisce al pittore coordinate, su cui distribuire la policromia. La

un singolare vantaggio formale sopra il mosai- logica dei giocattoli, che racchiude tante clc-

cista. mentati verità estetiche, vuole che il balocco di

Le ricerche cromo-plastiche romane non erano colori sgargianti abbia gli spigoli acuti e sia

mai andate oltre l'illusionismo della fusione a nettamente sfaccettato; e perciò un artista nostro,

Fig. 5 •— Venezia, la Giustizia e la Paci-.
Palazzo Ducale.

distanza, risolvendosi da vicino in sorprendenti
ma fratte combinazioni cromatiche. Solo il tono,
infatti, può fornire la coesione necessaria per
trasformare la parvenza in corpo e la superficie
in volume.

Mediano fra il colore (sostanza) e il chiaroscuro
(astrazione di rilievo) esso è l'elemento più suc-
coso per costrurre, in arte, cose vive.

Puro, conduce, come l'ombra, a forme morbide,
quali nella pala tizianesca dei Pesaro. Unito con
la cromia, che dissocia la superficie colorita nelle
sue note fondamentali, deve per analogia darci
la forma decomposta nei suoi elementi geometrici
semplici: prisma, cubo, cilindro, piramide.

il Casorati, volendo fare del colore plastico, di-
pinse un mazzo di burattini; seriamente, crediamo,
e non per ironia.

Nei dipinti di Paolo, specie nei giovanili, si
trova spesso un volto scorciato di sotto in su,
con grosse narici piramidali fra tempie e mento,
come naso di pulcinella (flg. 3).

È uno sfogo di Paolo che, stanco di miniar
carni rosee per lo spettatore, vuol farci capire,
così in margine al quadro, come si può costrurre
un volto: « un volto per me, artista, e non per voi,
pubblico ».

« La bellezza del contorno della figura umana
dipende dall'esprimcr bene tutte le linee imper-
 
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