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ADOLFO VENTURI
dai lineamenti rotondi. Non Lorenzo di Credi> dunque, né altro artista toscano dipinse
il forte ritratto, bensì Pietro Perugino, nel suo tempo più puro, quando ancora la con
venzione non aveva ammollito la robusta libi a della sua arte, e appunto circa la dnta di
una tra le opere maggiori: la Consegna delle Chiavi, nella cappella Sistina.
Con magnifica sicurezza, son modellati il busto ampio e massiccio, nel peso delle
sue carni floride, le morbide grasse mani, così indolenti nel chiudere il consueto rottilo, i
lineamenti larghi e massicci, soggetti a uno squadro ignoto al tondeggiante Lorenzo, il panno
denso vellutato e soffice della tunica, disposto in larghe pieghe. V'è tale giustezza di costru-
zione nei piani di questa figura, tale larghezza di modellato, da far pensare a creazioni del
Kig. 3 — Francesco Francia : Ritratto.
Museo Provinciale di Hannover,
Cinquecento, quali il raffaellesco busto di Tommaso Inghirami, ad esempio, davanti a
un'opera, dove il Perugino spiega tutto il fine quattrocentesco particolarismo delle sue
pitture giovanili. A uno a uno son lumeggiati i bruni capelli ricciuti, e l'artista si com-
piace a far uscire qualche diradata ciocca di sotto il berretto, per disegnarne, filo a filo,
le nitide volute; due scintille s'accendono nelle iridi vivide, come nei vellutati occhi del
giovinetto dipinto dal Perugino in un altro ritratto, pròssimo a questo di tempo,
nella Galleria degli Uffìzi; la bocca sottile, coi simmetrici festoni delle labbra sti-
rate, trova un parallelo esatto nell'autoritratto della Consegna delle Chiavi, V. scintille
d'oro s'irradian concentriche sulle fronde brune degli alberi a cespo, come in tutti gli
sfondi campestri delle pitture giovanili di Pietro, e i colli non hanno gli orli di merletto
consueti alle chiare colline nei fondi di Lorenzo di Credi, ma, come nell'Apollo é Marsia
del Louvre e nel San Girolamo dell'Holmuseum di Vienna, dolce declivio, tessuto lieve
di velo azzurro, ove nettamente si distinguono le sottili strie dei segni paralleli, evidenti
ADOLFO VENTURI
dai lineamenti rotondi. Non Lorenzo di Credi> dunque, né altro artista toscano dipinse
il forte ritratto, bensì Pietro Perugino, nel suo tempo più puro, quando ancora la con
venzione non aveva ammollito la robusta libi a della sua arte, e appunto circa la dnta di
una tra le opere maggiori: la Consegna delle Chiavi, nella cappella Sistina.
Con magnifica sicurezza, son modellati il busto ampio e massiccio, nel peso delle
sue carni floride, le morbide grasse mani, così indolenti nel chiudere il consueto rottilo, i
lineamenti larghi e massicci, soggetti a uno squadro ignoto al tondeggiante Lorenzo, il panno
denso vellutato e soffice della tunica, disposto in larghe pieghe. V'è tale giustezza di costru-
zione nei piani di questa figura, tale larghezza di modellato, da far pensare a creazioni del
Kig. 3 — Francesco Francia : Ritratto.
Museo Provinciale di Hannover,
Cinquecento, quali il raffaellesco busto di Tommaso Inghirami, ad esempio, davanti a
un'opera, dove il Perugino spiega tutto il fine quattrocentesco particolarismo delle sue
pitture giovanili. A uno a uno son lumeggiati i bruni capelli ricciuti, e l'artista si com-
piace a far uscire qualche diradata ciocca di sotto il berretto, per disegnarne, filo a filo,
le nitide volute; due scintille s'accendono nelle iridi vivide, come nei vellutati occhi del
giovinetto dipinto dal Perugino in un altro ritratto, pròssimo a questo di tempo,
nella Galleria degli Uffìzi; la bocca sottile, coi simmetrici festoni delle labbra sti-
rate, trova un parallelo esatto nell'autoritratto della Consegna delle Chiavi, V. scintille
d'oro s'irradian concentriche sulle fronde brune degli alberi a cespo, come in tutti gli
sfondi campestri delle pitture giovanili di Pietro, e i colli non hanno gli orli di merletto
consueti alle chiare colline nei fondi di Lorenzo di Credi, ma, come nell'Apollo é Marsia
del Louvre e nel San Girolamo dell'Holmuseum di Vienna, dolce declivio, tessuto lieve
di velo azzurro, ove nettamente si distinguono le sottili strie dei segni paralleli, evidenti