BENEDETTO LUTI
IOI
Se questo quadro può dirsi d'un notevole valore, disegnato con innegabile elegante
bravura, splendente di seriche luci, si sente in esso una discreta dose di quell'accade-
mismo tanto dannoso al nostro pittore. Tuttavia esso rimane una delle migliori opere del
nostro, che così si rivela sentimentale pittore di storie, come avremo occasione di notare
più oltre a proposito del Miracolo di S. Monica; il suo contenuto non era quindi un reto-
rico motivo imposto dalla religione convenzionale, ma qualcosa di lirico e di umano,
quasi da preromantico.
In questi anni il Luti pure dipinse quel quadro di S. Anna che insegna a leggere alla
Vergine, ora in Burghausen, quadrone composto e meditato, col tendone in alto, la
Fig. il. — B. Luti: Maddalena.
Compiègne, Palais National. (Fot; E. Hutin).
tavola coi fiori e S. Anna in posa nobile, che, preziosa, tiene con la sinistra il lembo del
velo e con la destra regge il libro miniato, mentre Maria, in veste di festa, impara la le-
zione con ogni cura. Questa tela, anche se mancata, ha una qualche eleganza di disegno,
una qualche luminosità nella figura di Maria, e si noti quel line lineato paese nello sfondo
con una fìguretta neoclassica in bianca tunica.
In questo stesso periodo il nostro dipinse quella famosa Annunciazione, ora nel mo-
nastero delle monache di Sala in Pistoia,1 opera manierata nell'insieme, reniano all'evi-
denza, nella figura della Madonna, insipida pupattola dal solito volto tondeggiante, nel
liscio e nel lustro oleografico della maggior parte di questa pittura. Ma bisogna pure ri-
cordare quell'angelo annunziante che appare su di una nube a Maria, figura di facile am-
pie/za, mirabile di colore. Splende la bianca luminosità della tunica e tocchi vivaci,
1 Ringrazio il cav. Guido Macciò ispettore dei Monumenti a Pistoia per avermi reso possibile di
vedere tale quadro.
IOI
Se questo quadro può dirsi d'un notevole valore, disegnato con innegabile elegante
bravura, splendente di seriche luci, si sente in esso una discreta dose di quell'accade-
mismo tanto dannoso al nostro pittore. Tuttavia esso rimane una delle migliori opere del
nostro, che così si rivela sentimentale pittore di storie, come avremo occasione di notare
più oltre a proposito del Miracolo di S. Monica; il suo contenuto non era quindi un reto-
rico motivo imposto dalla religione convenzionale, ma qualcosa di lirico e di umano,
quasi da preromantico.
In questi anni il Luti pure dipinse quel quadro di S. Anna che insegna a leggere alla
Vergine, ora in Burghausen, quadrone composto e meditato, col tendone in alto, la
Fig. il. — B. Luti: Maddalena.
Compiègne, Palais National. (Fot; E. Hutin).
tavola coi fiori e S. Anna in posa nobile, che, preziosa, tiene con la sinistra il lembo del
velo e con la destra regge il libro miniato, mentre Maria, in veste di festa, impara la le-
zione con ogni cura. Questa tela, anche se mancata, ha una qualche eleganza di disegno,
una qualche luminosità nella figura di Maria, e si noti quel line lineato paese nello sfondo
con una fìguretta neoclassica in bianca tunica.
In questo stesso periodo il nostro dipinse quella famosa Annunciazione, ora nel mo-
nastero delle monache di Sala in Pistoia,1 opera manierata nell'insieme, reniano all'evi-
denza, nella figura della Madonna, insipida pupattola dal solito volto tondeggiante, nel
liscio e nel lustro oleografico della maggior parte di questa pittura. Ma bisogna pure ri-
cordare quell'angelo annunziante che appare su di una nube a Maria, figura di facile am-
pie/za, mirabile di colore. Splende la bianca luminosità della tunica e tocchi vivaci,
1 Ringrazio il cav. Guido Macciò ispettore dei Monumenti a Pistoia per avermi reso possibile di
vedere tale quadro.