ARTE FERRARESE DEL RINASCIMENTO
107
sbizzarrisce a curvar come adunco rostro il naso sottile di un Fariseo seduto, a disegnare
l'astuccio degli occhiali appeso alla cintura del vecchio; sventola in due grandi ali car-
tacee il manto sul giaco lampeggiante di un guerriero, carezza, con un tenuo velo di
penombra, una testa ricciuta di giovinetto, tutta prossima ai tipi di Boccaccio Boccac-
Fig. 18. — G. B. Benvenuti, detto l'Ortolano: La Pietà,
nella R. Galleria Estense a Modena.
cino. Dopo aver forzata la mimica del Fariseo accusatore, e del Cristo che fa la sua
dimostrazione alla folla, l'artista di continuo si distrae, tutto preso dalla gioia di far bril-
lare e ridere i suoi colori. E il colore è davvero di una abbagliante freschezza. I verdi
luminosissimi riecheggiano dalle piante e dalle erbe del prato, piumette leggiere, al manto
del Fariseo seduto, a quello dell'Apostolo da tergo, alle stoffe del giovane boccaccinesco,
squarcio smeraldino tra la rossa fiamma che veste il Cristo e la tunica marrone vivido
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sbizzarrisce a curvar come adunco rostro il naso sottile di un Fariseo seduto, a disegnare
l'astuccio degli occhiali appeso alla cintura del vecchio; sventola in due grandi ali car-
tacee il manto sul giaco lampeggiante di un guerriero, carezza, con un tenuo velo di
penombra, una testa ricciuta di giovinetto, tutta prossima ai tipi di Boccaccio Boccac-
Fig. 18. — G. B. Benvenuti, detto l'Ortolano: La Pietà,
nella R. Galleria Estense a Modena.
cino. Dopo aver forzata la mimica del Fariseo accusatore, e del Cristo che fa la sua
dimostrazione alla folla, l'artista di continuo si distrae, tutto preso dalla gioia di far bril-
lare e ridere i suoi colori. E il colore è davvero di una abbagliante freschezza. I verdi
luminosissimi riecheggiano dalle piante e dalle erbe del prato, piumette leggiere, al manto
del Fariseo seduto, a quello dell'Apostolo da tergo, alle stoffe del giovane boccaccinesco,
squarcio smeraldino tra la rossa fiamma che veste il Cristo e la tunica marrone vivido