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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 29.1926

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Venturi, Adolfo: Scelta di rari disegni nei musei d´Europa
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https://doi.org/10.11588/diglit.55345#0042

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18 ADOLFO VENTURI
gruppo il guerriero con la lancia, ampia e salda figura, chiude come pilastro massiccio
la scena. Simile traiettoria di ruota descrivono le forme di Mattia Preti in altre composi-
zioni, ad esempio nel Giobbe del Museo di Bruxelles e in un gruppo del Ricevimento di Saba
(Galleria Harrach di Vienna). Il bacio di Giuda ad Haarlem appartiene al primo periodo,
schiettamente caravaggesco, del pittore; il disegno di Roma è più tardo, prossimo al Ri-
cevimento di Saba, capolavoro del periodo veronesiano. Ma un particolare trova rispon-
denza chiara nello studio di Haarlem, la mano salda del soldato che impugna la fune
di Cristo: potente massa plastica che i piani di luce e d’ombra foggiano a cubo.
Un terzo disegno a matita porta, nella Collezione del duca di Devonshire, il nome
di Annibaie Carracci, invece di quello, ben più glorioso, di Giambattista Piazzetta (fig. 17).
È una testa di ragazzo che ci ricorda innumeri studii di popolani dalle forme piene e
vigorose, frutti di rigogliosa terra, e ne divide la vita profonda e l’intenso valor pittorico.
Serio e risoluto, il giovane ci fissa avanzando dal fondo chiaro e mosso. Il Piazzetta s’in-
dugia a rendere il velluto delle carni sane, delle labbra arcuate ed energiche, a tradurre
l’iride, smarrita nella luce, come un luminoso velo: gode una superfice ricca e pastosa
più di ogni altro artista della sua terra. E i lampi che abbagliano il giustacuore sfaldato
e mosso, il chiaroscuro agitato dall’aria sul volto, rinnovano, come in tutti i disegni del
Piazzetta, l’illusione delle argentee luci che spesso nell’arte di questo fortissimo e deli-
cato pittore preludiano alle atmosfere del Tiepolo.

Adolfo Venturi.
 
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