CAPOLAVORO D’ANTONIO POLLAIOLO, ECC.
57
Le due immagini, Tobia che s’invola dietro il grande Angelo biondo, dominano
paese e cielo, un limpido cielo indaco pallido e turchino pallido, che all’orizzonte s’im-
bianca, un paese piatto come sempre nel Pollajolo, con basse colline, erbe d’un verde
incenerito, macero, acque bigio argento, ponte e castello in un dolce lume bigio viola.
Frecce di luce corrono, in distanza, sulle acque, che ai piedi dei colli si frangono in spume
Antonio Pollaiolo: Tobia e T Angelo. Londra, National Gallery.
d’argento, gorgogliano e fremono. Nastri labili di strade completano coi gomiti del fiume
la vasta veduta panoramica che dà alle due giganti figure un orizzonte profondo, lon-
tano. Se ne distaccano, esse, gruppo fuso dallo scultore nel bronzo, di cui le carni serbano
la nota verdiccia, animate da fibre d’acciaio, isolate nell’immensità dello spazio come
sul piano di un bassorilievo.
Adolfo Venturi.
L’Arte, XXIX, 8.
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Le due immagini, Tobia che s’invola dietro il grande Angelo biondo, dominano
paese e cielo, un limpido cielo indaco pallido e turchino pallido, che all’orizzonte s’im-
bianca, un paese piatto come sempre nel Pollajolo, con basse colline, erbe d’un verde
incenerito, macero, acque bigio argento, ponte e castello in un dolce lume bigio viola.
Frecce di luce corrono, in distanza, sulle acque, che ai piedi dei colli si frangono in spume
Antonio Pollaiolo: Tobia e T Angelo. Londra, National Gallery.
d’argento, gorgogliano e fremono. Nastri labili di strade completano coi gomiti del fiume
la vasta veduta panoramica che dà alle due giganti figure un orizzonte profondo, lon-
tano. Se ne distaccano, esse, gruppo fuso dallo scultore nel bronzo, di cui le carni serbano
la nota verdiccia, animate da fibre d’acciaio, isolate nell’immensità dello spazio come
sul piano di un bassorilievo.
Adolfo Venturi.
L’Arte, XXIX, 8.