Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 29.1926

DOI Artikel:
De Vito Battaglia, Silvia: La stufetta del Cardinal Bibbiena
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.55345#0250

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
212

SILVIA DE VITO BATTAGLIA

A completare la squisita decorazione ideata dall’urbinate, il Bibbiena aveva desti-
nato ad ornamento del proprio bagno una statua di Venere che Raffaello non ritenne
adatta per dimensioni all’ambiente. Forte di questo, il Bembo chiese la statua al Bibbiena
e la richiesta così giustificò: « chè me la vagheggerò ogni giorno più saporitamente che
voi far non potrete per le continue occupazioni vostre ». 1 Semplici e spontanee parole
che ci completano il particolare significato dell’adorna stanza per l’estetica cortigianesca
del primo Cinquecento: estetica sensualistica per la quale la bellezza non è il risultato del-
l’intellettuale ricerca di Leonardo o del gigantesco tormento di Michelangelo, ma appunto
un valore esteriore che « saporitamente si vagheggia ». Accanto alla grande pittura mo-
numentale di Raffaello simbolica e narrativa, sentita dai Pontefici come mezzo di gloria
e di vanto politico, la stufetta del Bibbiena, fatta per la gioia di un raffinato, assume il
valore di un caratteristico episodio di vita intima; invano cercheremmo nell’arte nostra un
monumento che meglio di questo possa esprimere quell’atmosfera di entusiasmo culturale
per l’antichità, avvivato da raffinata sensibilità edonistica e da sorridente scetticismo
per ogni valore etico e religioso, della quale andava nutrendosi l’opposizione alle astra-
zioni logiche, al disinteresse formale della scolastica medioevale.
Silvia de Vito Battaglia

1 Bembo, op. cit., voi. V, p. 51.
 
Annotationen