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Angelucci, Angelo: Arti e artisti in Piemonte: documenti inediti con note
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nitura d'un Bodriero (t) continente una Bocla (2) grande con
suo traverso, due altre mezzane, e due altre alquanto più pic-
cole con quattro rose per finimento del Bodriero, il tutto pa-
rimente guarnito riccamente guarnito di diamanti di diuerse
qualità, e grossezze a faccette et in tauola ligati in oro smal-
tato, stimata in tutto Doppie (3) cinque milla, come risulta
dalla relatione predetta del sudetto gioiegliere Chichiastro.
Qual Spada, e guarnitura di Bodriero, per non essere tro-
uata descritta nel precedente inuentaro M. R. dechiara, che
d'horin auuenire sarà compresa nelle Gioie della Corona,
e sottoposte al fideicomisso, come l'altre della Corona soura
descrite et firmato Marie Jeane Baptist e, più basso la
Marquise d'Agliè Marquise de SJ Maurice, Marc' Antonio
Blancardì, D. Gio: Batta Truchi, Francesco Giacinto Gal-
linoti, Carlo Calcino Patrim.le Generale, D. Michele Gero-
tavola e quella a foglie sottili, delle quali negli ultimi tempi venne
prodigiosa quantità dalle Indie. A queste forme, per così dire primitive,
successe l'invenzione del Berqueen cioè il taglio a faccette, per la
quale questa pietra prese il nome" di brillante. La tagliatura più sem-
plice del brillante, si fa ora a sedici faccette, otto superiori e otto in-
feriori; nei più piccoli si fanno di sovente quattro faccette superiori e
quattro inferiori. Sì gli uni che gli altri diconsi brillanti semplici, e le
partite che se ne trovano in commercio, partite di semplice. Brillanti
doppi diconsi quelli tagliati a sessantaquattro faccette, trentadue supe-
riori e trentadue inferiori ; e le partite in commercio, partite di doppio
(V. A. Castellani, Delle Gemme, Firenze, Barbèra, 1780,83 e seg.).
(1) Bodriero, Budriere. 11 budriere si porta ad armacollo da destra
a sinistra, ma tale non era l'uso di questo tempo, e credo che questa
sia un' inesattezza di chi scrisse l'inventario che chiamò budriere ciò
che doveva dire cintura, come si legge nell'inventario di n.° IX a pag. 50
(2) Bocla, francesismo (frane, boucle), italiano fibbia. Questa bocla
è prova che qui si tratta di cintura e non di budriere. Per la prima e
non pel secondo era necessaria la fibbia, per poterla stringere a'fianchi.
Posso aggiungere poi, a conferma della mia asserzione, che il Bodriero
di questo inventario, in altri successivi è chiamato Cintiglio.
(3) Intendasi Doppie d'Italia, come trovatisi nominate nei mandati
di pagamento di questo tempo ragguagliate a L. 14, 10 di Piemonte
ciascuna, e perciò corrispondenti a L. (5000 x 14,10) 70500,00.
nitura d'un Bodriero (t) continente una Bocla (2) grande con
suo traverso, due altre mezzane, e due altre alquanto più pic-
cole con quattro rose per finimento del Bodriero, il tutto pa-
rimente guarnito riccamente guarnito di diamanti di diuerse
qualità, e grossezze a faccette et in tauola ligati in oro smal-
tato, stimata in tutto Doppie (3) cinque milla, come risulta
dalla relatione predetta del sudetto gioiegliere Chichiastro.
Qual Spada, e guarnitura di Bodriero, per non essere tro-
uata descritta nel precedente inuentaro M. R. dechiara, che
d'horin auuenire sarà compresa nelle Gioie della Corona,
e sottoposte al fideicomisso, come l'altre della Corona soura
descrite et firmato Marie Jeane Baptist e, più basso la
Marquise d'Agliè Marquise de SJ Maurice, Marc' Antonio
Blancardì, D. Gio: Batta Truchi, Francesco Giacinto Gal-
linoti, Carlo Calcino Patrim.le Generale, D. Michele Gero-
tavola e quella a foglie sottili, delle quali negli ultimi tempi venne
prodigiosa quantità dalle Indie. A queste forme, per così dire primitive,
successe l'invenzione del Berqueen cioè il taglio a faccette, per la
quale questa pietra prese il nome" di brillante. La tagliatura più sem-
plice del brillante, si fa ora a sedici faccette, otto superiori e otto in-
feriori; nei più piccoli si fanno di sovente quattro faccette superiori e
quattro inferiori. Sì gli uni che gli altri diconsi brillanti semplici, e le
partite che se ne trovano in commercio, partite di semplice. Brillanti
doppi diconsi quelli tagliati a sessantaquattro faccette, trentadue supe-
riori e trentadue inferiori ; e le partite in commercio, partite di doppio
(V. A. Castellani, Delle Gemme, Firenze, Barbèra, 1780,83 e seg.).
(1) Bodriero, Budriere. 11 budriere si porta ad armacollo da destra
a sinistra, ma tale non era l'uso di questo tempo, e credo che questa
sia un' inesattezza di chi scrisse l'inventario che chiamò budriere ciò
che doveva dire cintura, come si legge nell'inventario di n.° IX a pag. 50
(2) Bocla, francesismo (frane, boucle), italiano fibbia. Questa bocla
è prova che qui si tratta di cintura e non di budriere. Per la prima e
non pel secondo era necessaria la fibbia, per poterla stringere a'fianchi.
Posso aggiungere poi, a conferma della mia asserzione, che il Bodriero
di questo inventario, in altri successivi è chiamato Cintiglio.
(3) Intendasi Doppie d'Italia, come trovatisi nominate nei mandati
di pagamento di questo tempo ragguagliate a L. 14, 10 di Piemonte
ciascuna, e perciò corrispondenti a L. (5000 x 14,10) 70500,00.