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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 2.1878

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Fabretti, Ariodante: Scavi di Carrù
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https://doi.org/10.11588/diglit.11247#0260

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SCAVI DI

CARRÙ

Nel condurre innanzi gli scavi per la costruzione della
ferrovia da Bra a Savona fu avvertita una necropoli dap-
presso alla stazione di Garrii; imperocché gli operai si
abbattevano spesso in embrici e in vasi di terra, che per
la loro fragilità andavano facilmente in pezzi o venivano
infranti per la speranza di raccogliere oggetti di valore che
vi stessero per avventura tra il terriccio racchiusi. Molte
stoviglie furono per tal modo distrutte; ma non mancò chi,
giunto in tempo, prendesse cura di alcune, sfuggite alla
distruzione, e si affrettasse di procacciarne l'acquisto. Una
collezione di tali oggetti, scoperti nella località detta VAbba-
tini fu in questa maniera composta dall'ingegnere signor
Giuseppe Grossi, e da lui stesso donata al Museo Civico
di Modena l'anno 1874. La quale raccolta, secondo la de-
scrizione, che assieme ad una riproduzione fotografica
(aggrandita nella nostra Tav. XIII) ebbe la cortesia di co-
municarmi il eh. avv. Carlo Boni, consiste nei seguenti
oggetti, provenienti tutti da tombe formate dai soliti embrici:
r. Tre olpi di terra rossa giallastra, lavorate al tornio
e senza vernice.

2. Un cratere di eguale materia e lavorazione.

3. Tre piatti, in uno de' quali si legge entro un bollo
rettangolare la marca C • SILVI.

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