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Fabretti, Ariodante: Scavi di Carrù
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.11247#0261
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ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI
4. Una coppa molto elegante ed ornata nel labbro con
sfingi e delfini, con marca illeggibile entro il solito bollo a
forma di piede umano.
5. Una coppa tonda di vetro.
6. Una ta\\a di vetro (frammentata), ornata all'esterno
di striscie o cordoni sporgenti in linea verticale.
7. Una coppa di vetro con manico ( specie di trulla
vinaria ) , corsa da leggieri circoli in rilievo ed in senso
orizzontale.
8. Due unguentarli di vetro.
9. Una ciotola di terra impura nerastra plasmata a mano.
10. Un piccolo vaso o coppa con manico, di bronzo.
11. Una piccola molletta di bronzo.
12. Un anello di lega, forse contemporaneo agli altri
oggetti.
13. Due monete imperiali in bronzo.
14. Una fusaiola di terra nera.
Al lodato ingegnere Grossi non fu dato acquistare altre
anticaglie, scoperte nella stessa località e da lui vedute, cioè:
una lucerna fittile con la marca STROBILI, due coppe di
terra nerastra, due balsamarii di vetro, e una pallottola o
fusaiola di terra nera.
Dei piatti, o coppe o patere che dir si vogliano, ad imi-
tazione del vasellame aretino, ricordati sotto il n. 3, l'uno
con la marca C • P • PF reca graffito esternamente il nome
del possessore M • <OMINI, un altro col bollo C • SILVI
nasconde in due iniziali un Titus D... (T: D), e il terzo offre
sempre a graffito il nome VlkKAI. Debbo la conoscenza di
questi graffiti, che non sono senza importanza per la grafia
e per l'onomastico locale, alla cortesia dei chhmi avv. P. Bor-
tolotti e avv. Vincenzo Boni.
Un'altra collezione ebbe opportunità di comporre l'egregio
signor P. Conti di Carrù, non appena ebbe avuto sentore
ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI
4. Una coppa molto elegante ed ornata nel labbro con
sfingi e delfini, con marca illeggibile entro il solito bollo a
forma di piede umano.
5. Una coppa tonda di vetro.
6. Una ta\\a di vetro (frammentata), ornata all'esterno
di striscie o cordoni sporgenti in linea verticale.
7. Una coppa di vetro con manico ( specie di trulla
vinaria ) , corsa da leggieri circoli in rilievo ed in senso
orizzontale.
8. Due unguentarli di vetro.
9. Una ciotola di terra impura nerastra plasmata a mano.
10. Un piccolo vaso o coppa con manico, di bronzo.
11. Una piccola molletta di bronzo.
12. Un anello di lega, forse contemporaneo agli altri
oggetti.
13. Due monete imperiali in bronzo.
14. Una fusaiola di terra nera.
Al lodato ingegnere Grossi non fu dato acquistare altre
anticaglie, scoperte nella stessa località e da lui vedute, cioè:
una lucerna fittile con la marca STROBILI, due coppe di
terra nerastra, due balsamarii di vetro, e una pallottola o
fusaiola di terra nera.
Dei piatti, o coppe o patere che dir si vogliano, ad imi-
tazione del vasellame aretino, ricordati sotto il n. 3, l'uno
con la marca C • P • PF reca graffito esternamente il nome
del possessore M • <OMINI, un altro col bollo C • SILVI
nasconde in due iniziali un Titus D... (T: D), e il terzo offre
sempre a graffito il nome VlkKAI. Debbo la conoscenza di
questi graffiti, che non sono senza importanza per la grafia
e per l'onomastico locale, alla cortesia dei chhmi avv. P. Bor-
tolotti e avv. Vincenzo Boni.
Un'altra collezione ebbe opportunità di comporre l'egregio
signor P. Conti di Carrù, non appena ebbe avuto sentore