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Della antica città d'industria detta prima Bodincomago e dei suoi monumenti
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.11585#0103
dell'antica città d'industria
99
( pag. 58 ), che la riprodusse alla grandezza naturale nella
tav. Ili n. 26 : posta su piedestallo di legno passò nel ga-
binetto del Re, e da ultimo nel Museo di Antichità con
altri bronzi della stessa provenienza (an. 1866).
2. Statuetta di bronzo (alta m. 0,11), alquanto guasta:
l'acquistò il comm. G. B. Adriani Tanno 1859.
3. Frammento di statuetta di argento, riprodotta alla gran-
dezza dell'originale, esistente nella collezione del comm.
Adriani a Cherasco, come la precedente.
4. Frammento di statuetta di marmo (alta m. 0,24), donatomi
dal sig. Modesto Almasio, e collocato nel Museo d'Antichità.
Tav. XIII. Statuetta in bronzo a bassorilievo (alta m. 0,414),
rappresentante una danzatrice, velata e col calceolo al pie
destro, che rimane scoperto. Fu trovata dal Morra assieme
al n. 1 della tav. precedente (pag. 58), e da lui delineata
nella tav. Ili n. 27: fermata su piedestallo di legno, stette
nel gabinetto del Re, d'onde passò nel Museo di Antichità
(an. 1866). Fu di nuovo e recentemente pubblicata dal eh.
Enrico Heydemann (Verhullte Tàn\erìn, bronze im Muséum
\u Turin; Halle a/S 1879), e descritta dal Diitschke (op.
cit. IV 108 n. 294).
Tav. XIV. Putto di bronzo ( alto m. o, 285, del peso di
circa 2 chilogr. ), interamente nudo, scoperto nelle rovine
del teatro, come è detto a pag. 57; e fu riprodotto dal Morra
(Tav. II n. 1). Dalle stanze reali, ove venne fissato su pie-
destallo di legno, venne nel Museo pubblico l'anno 1866,
come la statuetta precedente.
Tav. XV n. 1. Venere nuda, frammento di bronzo (alto
m. 0,07), nel Museo d'Antichità, per dono fattomi dalTavv.
Luigi Bracchi.
2. Statuetta di bronzo (alta m. 0,11), rappresentante
Venere ( Venus Verticordia ? ) che sorregge Cupido quasi
rannicchiato sulla spalla sinistra, a simiglianza del tipo espresso
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( pag. 58 ), che la riprodusse alla grandezza naturale nella
tav. Ili n. 26 : posta su piedestallo di legno passò nel ga-
binetto del Re, e da ultimo nel Museo di Antichità con
altri bronzi della stessa provenienza (an. 1866).
2. Statuetta di bronzo (alta m. 0,11), alquanto guasta:
l'acquistò il comm. G. B. Adriani Tanno 1859.
3. Frammento di statuetta di argento, riprodotta alla gran-
dezza dell'originale, esistente nella collezione del comm.
Adriani a Cherasco, come la precedente.
4. Frammento di statuetta di marmo (alta m. 0,24), donatomi
dal sig. Modesto Almasio, e collocato nel Museo d'Antichità.
Tav. XIII. Statuetta in bronzo a bassorilievo (alta m. 0,414),
rappresentante una danzatrice, velata e col calceolo al pie
destro, che rimane scoperto. Fu trovata dal Morra assieme
al n. 1 della tav. precedente (pag. 58), e da lui delineata
nella tav. Ili n. 27: fermata su piedestallo di legno, stette
nel gabinetto del Re, d'onde passò nel Museo di Antichità
(an. 1866). Fu di nuovo e recentemente pubblicata dal eh.
Enrico Heydemann (Verhullte Tàn\erìn, bronze im Muséum
\u Turin; Halle a/S 1879), e descritta dal Diitschke (op.
cit. IV 108 n. 294).
Tav. XIV. Putto di bronzo ( alto m. o, 285, del peso di
circa 2 chilogr. ), interamente nudo, scoperto nelle rovine
del teatro, come è detto a pag. 57; e fu riprodotto dal Morra
(Tav. II n. 1). Dalle stanze reali, ove venne fissato su pie-
destallo di legno, venne nel Museo pubblico l'anno 1866,
come la statuetta precedente.
Tav. XV n. 1. Venere nuda, frammento di bronzo (alto
m. 0,07), nel Museo d'Antichità, per dono fattomi dalTavv.
Luigi Bracchi.
2. Statuetta di bronzo (alta m. 0,11), rappresentante
Venere ( Venus Verticordia ? ) che sorregge Cupido quasi
rannicchiato sulla spalla sinistra, a simiglianza del tipo espresso