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ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI
Contro la base d'uno de' pilastri del portico della chiesa
sta il noto frammento d'iscrizione, trovato nel 1776 con un
gran pezzo di colonna di marmo detta macchia vecchia,
pubblicato dal De-Levis(i), dal Casalis (2), da Mommsen (3),
secondo cui essa iscrizione potest esse falsa, e dal padre
Bruzza (4), che non la crede antica. Questa pietra (Tav. XXXI
n. 8), della quale non fu mai pubblicato un disegno esatto,
è appiccicata al muro, anzi_ in esso incastrata in maniera,
che non se ne possono veder bene i margini. Di forma
rettangolare, è alta cent. 50 e larga cent. 35. L'altezza delle
lettere non è eguale per tutte: quelle della prima linea sono
alte mill. 90, quelle della seconda 94, e quelle della terza 75.
A cagione della friabilità di tale pietra sono scomparse le
prime lettere della prima linea, e di esse non rimane che
qualche traccia delle estremità inferiori delle aste verticali,
Tra la seconda e la terza linea poi avvi uno spazio, nel
quale comodamente starebbe altra linea scritta; nel quale
spazio, non avvertito dal De-Levis, e quindi nemmeno dagli
altri archeologi che soltanto dal libro di lui conobbero la
iscrizione, nessun guasto si osserva nel sasso e nessuna trac-
cia di lettere. — Ciò detto, non vorrò io già pronunciare la
ultima parola intorno a siffatto frammento: se non è antico,
tanto moderno non lo è di certo; che sia falso non lo posso
ammettere.
Ho anche fatto alcune indagini nel suolo a nord-est del
santuario, e a poca profondità ho trovato molti cocci e
frammenti di pianelloni. « Negli anni 1753-54, in cui si co-
strusse il presbiterio e coro della chiesa si scopersero ben
(1) Op. cit., p. 6, inscriz. Ili,
(2) Dizionario geografico, v. Crescentino, p. 396.
(3) C. I.L.V, p. 749, n. 6762.
(4) Iscrif. ant.vercell., p.407.
ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI
Contro la base d'uno de' pilastri del portico della chiesa
sta il noto frammento d'iscrizione, trovato nel 1776 con un
gran pezzo di colonna di marmo detta macchia vecchia,
pubblicato dal De-Levis(i), dal Casalis (2), da Mommsen (3),
secondo cui essa iscrizione potest esse falsa, e dal padre
Bruzza (4), che non la crede antica. Questa pietra (Tav. XXXI
n. 8), della quale non fu mai pubblicato un disegno esatto,
è appiccicata al muro, anzi_ in esso incastrata in maniera,
che non se ne possono veder bene i margini. Di forma
rettangolare, è alta cent. 50 e larga cent. 35. L'altezza delle
lettere non è eguale per tutte: quelle della prima linea sono
alte mill. 90, quelle della seconda 94, e quelle della terza 75.
A cagione della friabilità di tale pietra sono scomparse le
prime lettere della prima linea, e di esse non rimane che
qualche traccia delle estremità inferiori delle aste verticali,
Tra la seconda e la terza linea poi avvi uno spazio, nel
quale comodamente starebbe altra linea scritta; nel quale
spazio, non avvertito dal De-Levis, e quindi nemmeno dagli
altri archeologi che soltanto dal libro di lui conobbero la
iscrizione, nessun guasto si osserva nel sasso e nessuna trac-
cia di lettere. — Ciò detto, non vorrò io già pronunciare la
ultima parola intorno a siffatto frammento: se non è antico,
tanto moderno non lo è di certo; che sia falso non lo posso
ammettere.
Ho anche fatto alcune indagini nel suolo a nord-est del
santuario, e a poca profondità ho trovato molti cocci e
frammenti di pianelloni. « Negli anni 1753-54, in cui si co-
strusse il presbiterio e coro della chiesa si scopersero ben
(1) Op. cit., p. 6, inscriz. Ili,
(2) Dizionario geografico, v. Crescentino, p. 396.
(3) C. I.L.V, p. 749, n. 6762.
(4) Iscrif. ant.vercell., p.407.