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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 3.1880

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Corno, Vittorio del: Le stazioni di Quadrata e di Ceste lungo la Strada Romana da Pavia a Torino
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https://doi.org/10.11588/diglit.11585#0295
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LE STAZIONI DI QUADRATA E DI CESTE 2ÇI

di Santa Fede presso Cavagnolo (i). Neppure è nome nuovo
nel Vercellese, trovandosi in una iscrizione rinvenuta nel luogo
di Arro, sulle sponde delFElvo presso Saluzzola, che però
il P. Bruzza è d'opinione doversi riporre tra le spurie, e in
un frammento scoperto in Vercelli, nella basilica di Santa
Maria Maggiore, la cui lezione ha un argomento di più nel
marmo di S. Genuario (2). I gentili proprietari attuali del
castello, mi vorranno, lo spero, permettere di nettare il
frammento dalla calcina che lo deturpa, come pure di to-
gliergli la- cornice, che a motivo di simmetria, gli venne
fatta eziandio con calcina ai due lati che ne mancavano,
cioè a destra di chi guarda il frammento e alla parte infe-
riore, poiché se il marmo si estende sotto la detta cornice
di calcina od oltre ad essa, è probabile, se non certo, che
porti altre parole o lettere, le quali possono accrescergli
importanza (3).

(1) Fabretti, Dell'antica ciità d!Industria, p. 83etav.VIlI, n. 17.

(2) Bruzza, Iserij. aut. VcrcalL, p. 96 e 151; Dura n di, Del-
l'antica condizione del Vercellese, p. 75.

(3) Proviene da S. Genuario una bella alabarda del secolo XVI,
che io conservo. Essa ha lo spuntone quadrangolare, la scure lunata e
nella parte opposta il becco di falco (A. Angelucci, Osservazioni
sulla mostra dell'Arte antica in Torino nel MDGCCLXXX, Torino,
1S80, p. 2481. È pregievole perchè ha l'asta del tempo, e, più ancora,
perchè sopra le due faccie della scure lunata porta inciso uno scudo
inquartato, nel i"e 40 un'aquila incoronata, nel ■>." e 30 palato di sei
pezze, e sopra il tutto uno scudetto con cinque tizzoni posti in isbarra:
sormontato lo scudo da corona marchionale. E questo lo stemma dei
Tizzoni » Antonmaria Tizzone-Biandrate, Conte di Desana, Vicario
perpetuo del sacro Imperio, governatore di Mondovi, d'Alba, e di
Biella, portava, inquartalo nel 1, e 4 d'oro con aquila nera, e di nero
coronata: nel 2 e •,' palato d'argento e di rosso, che il Chiesa dice
di sei pe^je e sopra il tutto d'argento con tre tifoni di nero posti
in banda, accostati gli uni agli altri, accesi e ardenti di rosso nel
capo e da' lati. Cimiero un'aquila tura coronata di nero, avente fra il
destro artiglio un tifone. Divisa, NIHIL DETERIVS FAMILIARI INI-
MICO (Cigna-Santi, Serie cronologica de' cavalieri dell'ordine supremo
 
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