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Bassi, Domenico: Di una statuetta del sonno che si conserva nel Regio Museo Torinese di Archeologia e del suo mito nell'antichità
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ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI
poi dei letti, i quali perciò in greco si chiamavano Ermini,
si scolpiva l'imagine del figlio di Maia(i): prove queste
che ho riferito , abbastanza convincenti e le quali tutte
dimostrano la stretta relazione, che, secondo l'idea degli
antichi c'era tra Hermes ed Hypnos ; mentre d'altra parte
la parentela delle due divinità è attestata da Virgilio, che
narra di una visione presentatasi in sogno ad Enea, sotto
la forma di Mercurio (2), e da una scultura del Museo di
Berlino, in cui Hermes col petaso è rappresentato come
vnvodóvrig (3).
Quantunque, specialmente nella poesia antica, gli epi-
teti con cui vengono designate le qualità o il modo di
essere di oggetti, di luoghi, di persone, di potenze divine,
non abbiano sempre un valore assoluto, tuttavia di essi
si può, anzi si deve tener conto, perchè talora desta mag-
giori idee in noi un epiteto , che non una frase o una
sequela di versi. Per ciò, che riguarda Hypnos, a giudicare
dagli epiteti, onde è caratterizzato dai poeti greci e latini,
si vede chiaramente che lo si agguagliava addirittura alle
maggiori divinità dell'Olimpo, e a Giove stesso, conside-
rate, quel che più monta , nei loro attributi più spiccati
e più importanti. Infatti fra i greci Omero lo dice avuE,
noivcav rs Ssàv ndvtav T'àuSpanav e ncxvd<x[j.drap (4), Sofocle
(1) Leopardi 1. c.
(2) Aen. IV, 558 :
omnia Mercurio sìmilis, vocemque coloremque
et crines flavos et membra decora iuventae.
(3) Kruger 1. c. Colla scultura del Museo di Berlino deve essere ri-
cordata un'erma del sonno, adorna del caduceo di Mercurio, dell'an-
tica collezione Bewerlay, di cui sarà detto nella seconda parte di questa
dissertazione.
(4) //. XIV, 233, XXIV, 5, e Od. IX, 373-
ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI
poi dei letti, i quali perciò in greco si chiamavano Ermini,
si scolpiva l'imagine del figlio di Maia(i): prove queste
che ho riferito , abbastanza convincenti e le quali tutte
dimostrano la stretta relazione, che, secondo l'idea degli
antichi c'era tra Hermes ed Hypnos ; mentre d'altra parte
la parentela delle due divinità è attestata da Virgilio, che
narra di una visione presentatasi in sogno ad Enea, sotto
la forma di Mercurio (2), e da una scultura del Museo di
Berlino, in cui Hermes col petaso è rappresentato come
vnvodóvrig (3).
Quantunque, specialmente nella poesia antica, gli epi-
teti con cui vengono designate le qualità o il modo di
essere di oggetti, di luoghi, di persone, di potenze divine,
non abbiano sempre un valore assoluto, tuttavia di essi
si può, anzi si deve tener conto, perchè talora desta mag-
giori idee in noi un epiteto , che non una frase o una
sequela di versi. Per ciò, che riguarda Hypnos, a giudicare
dagli epiteti, onde è caratterizzato dai poeti greci e latini,
si vede chiaramente che lo si agguagliava addirittura alle
maggiori divinità dell'Olimpo, e a Giove stesso, conside-
rate, quel che più monta , nei loro attributi più spiccati
e più importanti. Infatti fra i greci Omero lo dice avuE,
noivcav rs Ssàv ndvtav T'àuSpanav e ncxvd<x[j.drap (4), Sofocle
(1) Leopardi 1. c.
(2) Aen. IV, 558 :
omnia Mercurio sìmilis, vocemque coloremque
et crines flavos et membra decora iuventae.
(3) Kruger 1. c. Colla scultura del Museo di Berlino deve essere ri-
cordata un'erma del sonno, adorna del caduceo di Mercurio, dell'an-
tica collezione Bewerlay, di cui sarà detto nella seconda parte di questa
dissertazione.
(4) //. XIV, 233, XXIV, 5, e Od. IX, 373-