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ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI
questo fatto e, secondo tale criterio, i poeti latini fecero
conoscere al loro popolo tutti o quasi tutti i miti delPan-
tica Grecia.
Per quanto riguarda la leggenda del dio Somitits,
dalle cose discorse precedentemente il lettore può già
sapere sotto quale forma essa passò nella letteratura la-
tina, cosicché sarebbe un fuor d'opera il riassumere qui,
anche in brevi parole, quanto più sopra a suo luogo fu
detto; piuttosto è necessario, anzi indispensabile far no-
tare pure con un semplice cenno per quale carattere si
distinguano da quelle dei Greci le descrizioni che si ri-
feriscono allo agire del dio Somnas presso i poeti romani;
affinchè sia più facile intendere nella loro interezza le
scritture di questi relative al nostro Nume.
E raro il caso che il poeta greco si fermi a descri-
vere minutamente il modo di operare di Hypnos; per
lo più egli si contenta di un semplice epiteto o del si-
gnificato, che fa più al caso suo, di un verbo, come credo
di aver posto in chiaro parlando di Omero (1); talvolta
aggiunge anche qualche particolarità , la quale però si
riferisce più agli effetti, che Hypnos produce, che non
alla maniera, onde i medesimi vengono prodotti, e di ciò
si può convincere chiunque legga i versi che in nota
riporto di Omero (2), di Sofocle (3), di Euripide (4) e di
(1) V. pag. 133 c la nota 1 a pag. 124.
(2) ... tócwy iA£\e$riiJ..%Ta. bvfxoii, kvaifMlns (V. la nota 3 a pag. 134).
(3)
"Yttv' o'Suvas à§a,M$, "Ynvs 8' akyémv
(Phtloct. v. 810-811).
(4)
ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI
questo fatto e, secondo tale criterio, i poeti latini fecero
conoscere al loro popolo tutti o quasi tutti i miti delPan-
tica Grecia.
Per quanto riguarda la leggenda del dio Somitits,
dalle cose discorse precedentemente il lettore può già
sapere sotto quale forma essa passò nella letteratura la-
tina, cosicché sarebbe un fuor d'opera il riassumere qui,
anche in brevi parole, quanto più sopra a suo luogo fu
detto; piuttosto è necessario, anzi indispensabile far no-
tare pure con un semplice cenno per quale carattere si
distinguano da quelle dei Greci le descrizioni che si ri-
feriscono allo agire del dio Somnas presso i poeti romani;
affinchè sia più facile intendere nella loro interezza le
scritture di questi relative al nostro Nume.
E raro il caso che il poeta greco si fermi a descri-
vere minutamente il modo di operare di Hypnos; per
lo più egli si contenta di un semplice epiteto o del si-
gnificato, che fa più al caso suo, di un verbo, come credo
di aver posto in chiaro parlando di Omero (1); talvolta
aggiunge anche qualche particolarità , la quale però si
riferisce più agli effetti, che Hypnos produce, che non
alla maniera, onde i medesimi vengono prodotti, e di ciò
si può convincere chiunque legga i versi che in nota
riporto di Omero (2), di Sofocle (3), di Euripide (4) e di
(1) V. pag. 133 c la nota 1 a pag. 124.
(2) ... tócwy iA£\e$riiJ..%Ta. bvfxoii, kvaifMlns (V. la nota 3 a pag. 134).
(3)
"Yttv' o'Suvas à§a,M$, "Ynvs 8' akyémv
(Phtloct. v. 810-811).
(4)