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Boggio, Camillo: L' incisore Michele Pechenino
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.11587#0311
L'INCISORE
MICHELE PECHENINO
La varietà e perfezione dei mezzi odierni per la ri-
produzione foto-meccanica di quadri e statue ha quasi
fatto scomparire le manifestazioni d'una nobilissima fra
le arti, quella dell'incisore.
Era una nuova opera d'arte improntata d'un nuovo
sentimento, rivelante un nuovo temperamento estetico, non
l'imitazione servile d'un modello fatta con mezzi differenti
quella che usciva dal bulino d'un valente incisore. Di qui
l'importanza dell'incisione e della sua storia fra quella delle
arti sorelle.
Non è mia intenzione toccare della sua fioritura in
Italia, dove da Maso Finiguerra e Marcantonio Raimondi
ad Albertomaso Gii 1 i sommi artisti vi si applicarono,
eguagliando e sovente superando gli effetti pittorici dei
quadri migliori.
Dirò invece brevemente d'un incisore Piemontese a
mio parere ingiustamente dimenticato, artista, che se non
può annoverarsi fra i sommi, tuttavia seppeT e d'un bel
tratto, elevarsi sopra la schiera dei mediocri.
Michele Pechenino di cui offro brevi notizie produsse
nella prima metà di questo secolo nella quale i lavori
di Bervic e Desnoyers, di Morghen e di Muller possono
riassumere lo stato dell'incisione in Francia, in Italia ed
in Allemagna.
20 - V.
MICHELE PECHENINO
La varietà e perfezione dei mezzi odierni per la ri-
produzione foto-meccanica di quadri e statue ha quasi
fatto scomparire le manifestazioni d'una nobilissima fra
le arti, quella dell'incisore.
Era una nuova opera d'arte improntata d'un nuovo
sentimento, rivelante un nuovo temperamento estetico, non
l'imitazione servile d'un modello fatta con mezzi differenti
quella che usciva dal bulino d'un valente incisore. Di qui
l'importanza dell'incisione e della sua storia fra quella delle
arti sorelle.
Non è mia intenzione toccare della sua fioritura in
Italia, dove da Maso Finiguerra e Marcantonio Raimondi
ad Albertomaso Gii 1 i sommi artisti vi si applicarono,
eguagliando e sovente superando gli effetti pittorici dei
quadri migliori.
Dirò invece brevemente d'un incisore Piemontese a
mio parere ingiustamente dimenticato, artista, che se non
può annoverarsi fra i sommi, tuttavia seppeT e d'un bel
tratto, elevarsi sopra la schiera dei mediocri.
Michele Pechenino di cui offro brevi notizie produsse
nella prima metà di questo secolo nella quale i lavori
di Bervic e Desnoyers, di Morghen e di Muller possono
riassumere lo stato dell'incisione in Francia, in Italia ed
in Allemagna.
20 - V.