NUOVI SCAVI A SUSA
Nei primi giorni dell'agosto 1904 il signor Tommaso
Ramella di Susa avendo iniziato lo scavo per le fondazioni
di una palazzina all'angolo sud-ovest della piazza Savoia
in Susa tav. XXII, mise allo scoperto alcuni muri, situati
quasi a fior di terra, che giudicai appartenere a una casa
d'abitazione di epoca romana; tanto più che altri scavi fatti
pochi anni innanzi (1901) dal signor G. B. Coletto in tale
località avevano già portato alla scoperta di altre case con-
simili, ma senza notevoli ritrovamenti di oggetti.
Il 9 dello stesso mese il comm. D'Andrade venuto a
Susa per i restauri del campanile della chiesa di S. Giusto
confermò tale opinione ; e infatti a misura che si procedeva
nello scavo sgombrando l'edificio dalla terra che, mista a
molti rottami murari, a vari pezzi di legno che evidente-
mente avevano subita l'azione del fuoco, e a una infinità
di tegole spezzate, tutto lo occupava, esso rivelava sempre
più chiaramente la sua origine romana per la pianta del
fabbricato, pel genere di costruzione muraria, e pel colore
rossastro e i disegni dell'intonaco di alcune pareti.
Finché il giorno 11 essendosi giunti nello scavo a li-
vello dell' antico piano stadale, alla profondità di circa
m. 2.50 venne messa in luce una bellissima strada romana
a lastroni poligonali, in ottimo stato di conservazione, de-
corrente lungo la parete ovest dell'edificio, e leggermente
risalente verso il vicino Arco di Augusto.
Anzi, la sera dello stesso giorno vi fu rinvenuta una bel-
lissima testa di uomo, un po' più grande del vero, in bronzo;
Nei primi giorni dell'agosto 1904 il signor Tommaso
Ramella di Susa avendo iniziato lo scavo per le fondazioni
di una palazzina all'angolo sud-ovest della piazza Savoia
in Susa tav. XXII, mise allo scoperto alcuni muri, situati
quasi a fior di terra, che giudicai appartenere a una casa
d'abitazione di epoca romana; tanto più che altri scavi fatti
pochi anni innanzi (1901) dal signor G. B. Coletto in tale
località avevano già portato alla scoperta di altre case con-
simili, ma senza notevoli ritrovamenti di oggetti.
Il 9 dello stesso mese il comm. D'Andrade venuto a
Susa per i restauri del campanile della chiesa di S. Giusto
confermò tale opinione ; e infatti a misura che si procedeva
nello scavo sgombrando l'edificio dalla terra che, mista a
molti rottami murari, a vari pezzi di legno che evidente-
mente avevano subita l'azione del fuoco, e a una infinità
di tegole spezzate, tutto lo occupava, esso rivelava sempre
più chiaramente la sua origine romana per la pianta del
fabbricato, pel genere di costruzione muraria, e pel colore
rossastro e i disegni dell'intonaco di alcune pareti.
Finché il giorno 11 essendosi giunti nello scavo a li-
vello dell' antico piano stadale, alla profondità di circa
m. 2.50 venne messa in luce una bellissima strada romana
a lastroni poligonali, in ottimo stato di conservazione, de-
corrente lungo la parete ovest dell'edificio, e leggermente
risalente verso il vicino Arco di Augusto.
Anzi, la sera dello stesso giorno vi fu rinvenuta una bel-
lissima testa di uomo, un po' più grande del vero, in bronzo;