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ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI
egli venne a Susa il 17 agosto con alcuni soci della Società
di Archeologia per riconoscere le scoperte fatte.
Egli che già in parecchie lettere si era dimostrato lie-
tissimo dell'avvenimento ed aveva accuratamente studiati
gli oggetti dissotterrati, riconobbe immantinente la grande
importanza delle scoperte fatte e sopratutto di quella della
lapide, benché purtroppo solo frammentaria, ed auguran-
dosi vivamente un ulteriore rinvenimento dei pezzi mancanti,
dichiarò che questa ultima era pur tuttavia la più impor-
tante scoperta fatta a Susa dopo quella dei Torsi (1802), ag-
giungendo essa una nuova pagina alla storia antica di
Susa.
Con la consueta sua acutezza di giudizio e la sua pro-
fonda conoscenza della storia di quei tempi così scarsi di
documenti, Egli potè interpretar l'iscrizione ed illustrarla
in una memoria pubblicata nel Bollettino di filologia classica,
ottobre 1904. Di questa memoria non so trattenermi, anche
per dare un qualche valore a questa modesta mia nota, di
qui riprodurre le conclusioni di critica storica : «.....Ai due
« pezzi della lapide primitivamente scoperti se ne aggiunsero
« altri cinque: sicché si ha con facilissimo supplemento
« della seconda linea:
M- AGRIPPAE • L • F
co s ■ Hi tri B ■ /OTEsT
DO----ET COTTI
COTTI ■ F
« Pensando che il padre di Cozzio si chiamava Donnus,
« subito si legge lo stesso nome nella penultima linea ove
« sono indicati i figli di Cozzio. Ma qui si presentano tre
ARCHEOLOGIA E BELLE ARTI
egli venne a Susa il 17 agosto con alcuni soci della Società
di Archeologia per riconoscere le scoperte fatte.
Egli che già in parecchie lettere si era dimostrato lie-
tissimo dell'avvenimento ed aveva accuratamente studiati
gli oggetti dissotterrati, riconobbe immantinente la grande
importanza delle scoperte fatte e sopratutto di quella della
lapide, benché purtroppo solo frammentaria, ed auguran-
dosi vivamente un ulteriore rinvenimento dei pezzi mancanti,
dichiarò che questa ultima era pur tuttavia la più impor-
tante scoperta fatta a Susa dopo quella dei Torsi (1802), ag-
giungendo essa una nuova pagina alla storia antica di
Susa.
Con la consueta sua acutezza di giudizio e la sua pro-
fonda conoscenza della storia di quei tempi così scarsi di
documenti, Egli potè interpretar l'iscrizione ed illustrarla
in una memoria pubblicata nel Bollettino di filologia classica,
ottobre 1904. Di questa memoria non so trattenermi, anche
per dare un qualche valore a questa modesta mia nota, di
qui riprodurre le conclusioni di critica storica : «.....Ai due
« pezzi della lapide primitivamente scoperti se ne aggiunsero
« altri cinque: sicché si ha con facilissimo supplemento
« della seconda linea:
M- AGRIPPAE • L • F
co s ■ Hi tri B ■ /OTEsT
DO----ET COTTI
COTTI ■ F
« Pensando che il padre di Cozzio si chiamava Donnus,
« subito si legge lo stesso nome nella penultima linea ove
« sono indicati i figli di Cozzio. Ma qui si presentano tre