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Bullettino di archeologia cristiana — 2.1864

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Nr. 12 (Decembre 1864)
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Conclusione dell' anno II
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https://doi.org/10.11588/diglit.17351#0103
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— 95 —

Nella prefazione di quest'anno ho altresì fatto
sperare, che la profana archeologia e le nuove sco-
perte mi sarebbero state scorta a risalire fino ai tempi
della predicazione apostolica e forse anche della sto-
ria evangelica. La prima speranza è stata in qualche
parte adempiuta. Ho ragionato dei Cristiani in Pom-
pei, e mi sono studiato di mettere in piena luce un
documento, che è a mio avviso la più antica testi-
monianza pagana della primitiva propagazione del-
l' evangelo (1). Ho dato un cenno di non lieve mo-
mento sui sepolcri de' primi successori di s. Pietro nel
Vaticano (2); ed ho prodotto esaltamente i più vetusti
ritratti oggi a noi noti dei due principi degli apo-
stoli conservati nei cemeteri di Roma (3). Ho in
fine dichiaralo il nome e l'indole della sinagoga dei
Libertini nominala negli atti apostolici tra le prime,
che mossero la persecuzione contro i fedeli ; la cui

sede ho mostrato in Italia ed un cui principe od ar-
conte ho additalo in Pompei (1). Ma gli auspicii, sotto
i quali si aprono le escavazioni e le scoperte dell'anno
nuovo, mi danno franchezza a promettere che monu-
menti di migliore apparenza e di maggiore impor-
tanza mi forniranno materia ad illustrare le origini
dell' arte cristiana circa il secolo primo, e le memo-
rie sacre di Roma spellanti all' apostolica età. In
quanto poi alla storia evangelica con tanto e vano
sforzo oggi impugnata, se in quest'anno non ne ho
trattato verun punto, è stato per consiglio prudente
di non aggravare soverchiamente i lettori con discus-
sioni di cronologia e di epigrafia. Ma l'occasione non
mi sarebbe mancata di rischiarare con lo studio delle
epigrafi antiche uno de' più difficili, de' più combat-
tuti, de' più capitali punti del vangelo di s. Luca.
La quale dissertazione differita di mese in mese ve-
drà la luce nell' anno terzo del Rulletlino.

(1) L. c. p. 69-72, 93. -

(2) L. c. p. 49, 50.

(3) L. c. p. 84-87. (1) L. c. p. 92, 93.

Notizie

ROMA. Cemeteri» di s. ftlcomedc sulla via >"o-
mentana. La scoperta annunciata nel bullettino di Otto-
bre d'un cemetero cristiano nella villa Patrizi è stata con-
tinuata mercè le generose cure dei nobili proprietarii, che
l'avevano cominciata. La scala è una delle più ampie e
profonde , che oggi conosciamo nella Roma sotterranea :
mette a due piani di escavazione. Nel primo il cemetero è
allacciato ad una antica arenaria, ed offre un nuovo e lu-
minoso esempio della differenza essenziale tra l'escavazione
arenaria e la cemeteriale. Nel secondo piano la grande scala
imbocca in un alto e vasto ambulacro, alla cui destra mano
a piò della scala medesima è aperto l'adito ad un cubicolo
con tre arcosolii. Fu questo cubicolo anticamente decorato
di belli e varii marmi ; ma la devastazione, che ne é stata
fatta in tempi a noi ignoti, ne ha parte tolto, parte rotto
e sminuzzato ogni ornamento. Similmente spogliato e gua-
sto è anche tutto il cemetero, che sembra di poca esten-

sione ; concordemente agli indizii fornitimi dalla storia, per
i quali nella Roma sotterranea ho annoverato tra i ceme-
teri minori quello di s. Nicomede sulla via Nomentana.
Un grande cumulo di macerie ostruisce a metà l'ambulacro
principale : e si può sperare, che l'escavazione progreden-
do sotto quelle rovine metterà in luce qualche cripta im-
portante. Intanto i pochi frammenti d'iscrizioni raccolti per
le vie sotterranee, c la pianta medesima dell' ipogeo e del
soprastante edificio potranno fornire materia ad utili studi!
e ad illustrare le origini d'un sepolcreto, il quale secondo gli
atti de' martiri risalirebbe ai tempi apostolici. Imperocché
di s. Nicomede prete si narra, che seppellì la martire Fe-
licola collattanea di Petronilla volgarmente chiamata figlia di
s. Pietro. Delle quali cose ragionerò nell'anno venturo; e forse
alcuni lavori, che ora si imprendono nel cemetero di Domitil-
la , ove fu sepolta Petronilla, anche de' monumenti di questa
santa attribuita ai tempi apostolici m'inviteranno a parlare.

CORREZIONI

Pag. 34. Neil' elogio di Ciriaca leggi INMATVR1S anNIS ; non 1NMATVR1S, Jii/mNIS. Quest' ottima ed ovvia lezione mi è stata suggerita
dall' egregio e dotto amico il sig. conte Augusto Della Porta.

Pag- 48 lin. penult. in luogo di Tl\ptxSÌvT(Ùl$ sarà da leggere IIApaTeSevTCùN.
 
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