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Bullettino di archeologia cristiana — 3.1865

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Nr. 5 (Maggio 1865)
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Delle nuove scoperte nel cemetero di Domitilla
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https://doi.org/10.11588/diglit.17352#0041

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Il Bulinino esce ogni mese.

I/asso?iaziono per ud anno casU scudi due.

BULLETTINO

Le associazioni si ricevono in Roma nella
Tipografìa Salvinoci ai SS. XII Apostoli.

DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA

DEL CAV. GIOVANNI BATTISTA DE ROSSI

ANNO III. Roma Maggio 1865. N.° 5.

Delle linone scoperte nel cemetero di Domitilla.

Nel primo mio discorso sopra i Cristiani della
gente Flavia Augusta ho raccolto le notizie , che gli
storici pagani e le memorie ecclesiastiche ci forniscono
intorno ai parenti di Vespasiano , Tito e Domiziano
imperatori, convcrtiti alla fede evangelica dagli apo-
stoli o dai primi loro discepoli. Ed ho ricordato, che
le memorie predette ci additano presso la via Ardea-
tina un cemetero denominalo di Domitilla, perchè po-
sto nei poderi d'una delle Flavie Domitille discen-
denti da Vespasiano ; nel qual cemetero con grande
solennità erano venerati i sepolcri de' martiri Nereo
ed Achilleo vissuti nella corte dei Flavii, e di Petro-
nilla vergine appellata la figlitiola di s. Pietro ; tutti
stimati, come Domitilla medesima e come la madre
di lei Plautilla, discepoli di queir apostolo. Di Petro-
nilla poi, attentamente considerandone il cognome, ho
mostrato, ch'essa probabilmente fu sepolta, secondo
il costume ordinario, presso le tombe dei suoi pa-
renti ; quel cognome stando proprio al suo posto,
giusta le regole della romana nomenclatura, in una
parente di Vespasiano Augusto, il cui avo fu il rea-
tino Petrone. Queste notizie conservateci in parte da
storie autentiche, in parte da scritture di minore
autorità, ho accennato concordare in modo mirabile
con i monumenti ; concerto , che è pegno di verità.
Appunto presso la via Ardeatina nel luogo additato
dagli atti di Domitilla, Nereo ed Achilleo furono visti
e visitati dal secolo quarto all' ottavo i monumenti
trionfali de' santi Nereo, Achilleo e Petronilla : e
in quei secoli il primitivo nome della necropoli illu-
strata da sepolcri sì famosi non era al tutto dimen-
ticato; alle nuove denominazioni si premetteva quella
di coemeterium JJomitillae (1). Cotesto cemetero anche
noi oggi vediamo e visitiamo ; una delle maggiori
scale conducente a cripte insigni ne fu sterrata
nel 18o2 ; assai più adorno e di singolari forme
è l'altro ingresso, che ora è stato discoperto. 11 sot-
terraneo labirinto si svolge sotto il tenimento di Tor
Marancia, e sotto una vigna contigua ; quelle cam-
pagne adunque furono i poderi di Flavia Domitilla.
se vero è che quel sepolcreto è l'antico coemeterium
Domitillae e che cotesta Domitilla fu una delle Flavie

(1) V. Roma sott. T. 1 p. 131, 265 e segg.

nipoti di Vespasiano. Ed ecco tutto il complesso dei
fatti monumentali ed istorici da me ricapitolati con-
fermato da una iscrizione ai giorni nostri rinvenuta
nel fondo medesimo di Tor Marancia , ricordante
un' area sepolcrale ivi assegnata ex indulgetitia Fla-
viae Domitillae. La quale epigrafe riceve splendida
luce da altre simili di sepolcri fatti per concessione
o per diretta cura di Flavia Domitilla espressamente
appellata nipote di Vespasiano.

Il discorso, che ho richiamato alla mente dei let-
tori, persuade con ogni certezza, che il cemetero di
Domitilla è rinvenuto, e che il nobile nome le viene
dalle Flavie Domitille parenti di Domiziano convertite
alla fede cristiana. Resta a cercare quali dentro l'im-
mensa necropoli sono gli ipogei primordiali, ond'essa
ebbe principio ; quali le porte, le scale, le cripte con-
temporanee alla fondazione del cemetero ; quali in
somma i monumenti cui spetta la prerogativa d'essere
stati fatti sotto gli occhi delle Flavie Domitille e per
loro cura o concessione , quando della predicazione
apostolica o la voce o l'eco tuttor risonava. Se ci
fosse avvenuto di trovare qui, come nel cemetero di
Callisto, le iscrizioni de' santi istorici, esse bastereb-
bero ad indicarci le cripte, gli ipogei , le scale del
secolo primo. Sfa il sarcofago di Petronilla, sul ([naie
era inciso l'epitaffio di lei, nel secolo ottavo fu
trasferito al Vaticano. Sul sepolcro di Nereo ed
Achilleo l'anonimo, che volgarmente chiamiamo Ein-
siedlense, lesse ( son più di dieci secoli) il laconico
e forse primitivo titolo NEREVS ET ACH1LLEVS MAR-
TYRES, cui era aggiunto un lungo elogio dettato dal
papa Damaso, testificante, che que' martiri ascritti alla
milizia ebbero un alto grado nella corte del tiranno,
cioè di Domiziano {Militiae nomen dederant almum-
que gerebant Officium pariter spectantes jussa tyran-
ni). Or di queste due preziose iscrizioni non una
meschina reliquia è rimasta nelle spogliate cripte del
cemetero di Domitilla da noi tìn ad oggi riaperte. Fa
d'uopo adunque dall' esame del sotterraneo, delle sue
fórme, dei suoi ornamenti, delle sue scale argomen-
tare, quali ne sono le parli primitive ed originarie,
che in questa necropoli per certa testimonianza della
storia e delle iscrizioni datano dal secolo primo del-
l' èra nostra. Quest' esame, che nell' intricatissimo vi-
luppo dei sotterranei monumenti per lunga ètà era
 
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