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Bullettino di archeologia cristiana — 4.Ser.3.1884-1885

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Nr. IV
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Scoperta d'una cripta storica nel cimitero di Massimo ad sanetam Felicitatem sulla via Salaria Nuova
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https://doi.org/10.11588/diglit.18571#0177
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DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA

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in fondo con la parete e la nicchia ornata delle pitture sacre e
delle epigrafi votive, di che sopra abbiamo trattato, appartenne
alla domus. Alexandre ; ed anche dopo ridotta ad oratorio, sulla
parete di fondo, ove fu effigiata Felicita con i figliuoli, uno dei
devoti visitatori scrivendo il proprio nome continuò con una frase,
che cominciava domo.

Il graffito greco, che faceva menzione dell'antico nome della
ó'òuog, era scritto sali' intonaco primitivo della parete laterale,
anteriormente alle pitture cristiane. Quivi era anche tracciato
un calendario con i busti delle sotte divinità presidenti ai giorni
della settimana e con i segni del zodiaco e la serie dei giorni
del mese Su quel medesimo intonaco si legge tuttora il graffito
ACHILLIS VIVAS. E quivi nomi di persone diverse : CASSIDI,
MAXI. . . , SAECVLARI.... (con altre lettere , che nò io né
altri hanno potuto deciferare) ; sotto veggo INDE, e segno un
buco circolare, ove forse era l'O, compiente l'acclamazione IN
DEO. Se quest' ultima acclamazione fosse certa, del pari certa
sarebbe la cristianità dei primitivi graffiti anteriori alle pitture
sacre e votive a s. Felicita. Il complesso delle circostanze del
luogo ronde probabilissimo, che siffatta nomi ed augurii (oivas)
non sieno profani nò estranei alla frequentazione religiosa di cote-
sta domus per la memoria di s. Felicita. Se è così, abbiamo nei
graffiti del primo intonaco l'indizio del culto del luogo anteriore
alle pitture cristiane, la cui età resta a determinare.

Al quale uopo paragoneremo il dipinto votivo della domus
esquilina con quello di simile argomento nel cimitero di Massimo ;
o cercheremo di stabilire l'età dell' uno e dell'altro. Delle pit-
ture cristiane fatte sopra il secondo intonaco delle pareti late-

1 V. Marnili, 1. c. p. 5 e segg.; Piale, 1. c. p. 160 e segg.; De Eo-
manis, 1. c. p. 12, 21. Io ebbi dal Ruspi il lucido di cotesto calendario (che
prontamente perì) grande al vero. Appartenne all' uso privato e domestico
del luogo ; poterono adoperarlo anche i Cristiani, essendo cosa d'uso civile
ed astronomico, non religioso.
 
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