DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA
29
ciso nella persecuzione di Diocleziano. L'anno del martirio di
Sisto II è espressamente registrato nel catalogo filocaliano, che
abbiamo già detto essere stato senza dubbio nelle mani di
Damaso, e forse fu da lui medesimo continuato fino al 354. È
impossibile in siffatte condizioni attribuire alla recitata forinola
di Damaso un qualsivoglia senso d'incertezza o d'ignoranza cro-
nologica. Il ciclo di frasi, entro il quale volle chiudersi il poeta
epigrafista, male si prestava alla varietà di nomi e di vo-
caboli richiesti da precise date cronologiche; perciò egli siste-
maticamente si astenne dall'inserirle nei carmi, anche quando
narrava fatti contemporanei, come negli elogi di Eusebio, di
Marcello di Marco suoi predecessori nel medesimo secolo.
Ma questo non è tema da trattare brevemente e senza
il confronto analitico dei singoli testi colle storiche memorie
e con le leggende. Ciò che oggi ho appena toccato basti a
dare un' idea generale delle cautele e del discernimento di
Damaso ; dell' importanza di tutto il complesso di carmi storici
epigrafici da lui composti ; del nobile proposito e dell' ampia
impresa del pontefice epigrafista del secolo quarto.
' V. Roma sott. II p. 205 c segg. ; Courct, De sanati Damasi carni.
p. 46-51.
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ciso nella persecuzione di Diocleziano. L'anno del martirio di
Sisto II è espressamente registrato nel catalogo filocaliano, che
abbiamo già detto essere stato senza dubbio nelle mani di
Damaso, e forse fu da lui medesimo continuato fino al 354. È
impossibile in siffatte condizioni attribuire alla recitata forinola
di Damaso un qualsivoglia senso d'incertezza o d'ignoranza cro-
nologica. Il ciclo di frasi, entro il quale volle chiudersi il poeta
epigrafista, male si prestava alla varietà di nomi e di vo-
caboli richiesti da precise date cronologiche; perciò egli siste-
maticamente si astenne dall'inserirle nei carmi, anche quando
narrava fatti contemporanei, come negli elogi di Eusebio, di
Marcello di Marco suoi predecessori nel medesimo secolo.
Ma questo non è tema da trattare brevemente e senza
il confronto analitico dei singoli testi colle storiche memorie
e con le leggende. Ciò che oggi ho appena toccato basti a
dare un' idea generale delle cautele e del discernimento di
Damaso ; dell' importanza di tutto il complesso di carmi storici
epigrafici da lui composti ; del nobile proposito e dell' ampia
impresa del pontefice epigrafista del secolo quarto.
' V. Roma sott. II p. 205 c segg. ; Courct, De sanati Damasi carni.
p. 46-51.