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tòq VìT A
alia pittura , Lodovico fece la professione
deH'Orehce, e i) nostro Stefano fu poi quel
tanto celebre disegnatore e intagliatore
che al mondo è noto. Fu dunque iì natale
di Stefano nella prima ora della notte sus-
seguente a! giorno iy. di Maggio del iCjo.
ed ebbe il battesimo nel solito Tempio di
S. Giovanni Battista, assistendogli per Com-
pare il valente scultore Pietro di Jacopo
Tacca, stato ancor egli appresso a Gio. Bo-
logna; anzi quegli che fu a lui fra'suoi di-
scepoli il più caro, e che sempre il seguitò,
ed il quale ancora a gran ragione si conta
fra' più eccellenti artehcì cbe partorisse
quella scuola . Non fu appena giunto Ste-
fano all'età di trenta mesi cbe il Padre
suo mancò di vita, ond' egli cogli altri suoi
fratelli si rimase in istato assai bisognoso;
egli è ben vero che da quel che poi si ri-
conobbe possiamo comprendere, che il fan-
ciullo fin dagli anni più teneri incomincias-
se a dar fuori qualche segno della forte
inclinazionecheancoregli aveva al disegno,
giacche i suoi non tardaron punto a prov-
vederlo d'impiego, in cui egli potesse o po-
co o incito esercitarvisi. E questo fu l'eser-
zio dell'orefice nella bottega d'un certo Gio.
Battista Fossi uomo in tal professione di
non gran talento, tanto che fu d'uopo il
toglierlo a tal mestiere. Trattenevasi in quei
tempo al servigio della Casa Serenissima
Gasparo Mola, improntatore rinomatissimo
ed operava nella Rea! Galleria, e parve
 
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