io4.
Il Bacco sedente sopra un grosso macigno, col piò singolare de greggi dell'ApuIia ; giacché gli Astragali
d. posato sopra due sassi minori , tenendo nella s. usati dagli antichi prendevansi segnatamente dal pie
un tirso viltato e nella d. un grande grappolo d'uva, delle pecore e degli agnelli (cf. Pili. Ercol. t. I. tav.
ricorda quel di Virgilio ( Georg. II , 522 ) et alte I, p. 4, not. 20). Varrone , per tacere d' altri , dice
mitis 111 apricis eoquitur vindemta SAXIS : e il di se (lì. R. II prooem. 6 ; cf. Ili, 17, 9; Strabo,
grappolo è forse dell' uva detta vcnucula (Horat. II VI, 284): pecuarias habuìgrandes in Apulia ovia»
sat. 4, 71 : Plin» XIV, 4. 12). Le sigle N. I in rias , (cf. Horat. Ili od. i5, \!\). L1 appulus pastor
questa moneta , siccome l1 altre N. II in altre mag- trasformato in oleastro dalle ninfe irate (Ovid. Met.
giori col busto d'Ercole, sembrano indicare il valore, XIV, 514*) probabilmente credevasi aver dato il no*
vale a dire Nummus I, Nummi II. I tipi del busto me all'Apulia fabulosa. All'Apulia stessa spetta for-
o testa d' Ercole , e dell'armi sue , che ricorrono sì & anche il quadrante con la protome d'ariete da una
di frequente in monete apule, parmi si riferiscano al parte, e quella di pesce dall'altra (mus. hirch. ine.
culto del nume introdottovi dai Sabelli o Sabini (Ho* tav. II , 6) , e similmente 1' oncia con pedo pastorale
rat. II sat. [, 36), appo i quali cupencì dicevansi da un lato e con sinus od altro vaso da latte nel
j sacerdoti di Ercole (Scrv. ad Aen. XII , 538 ) , riverso (ibid. ci. I , tav. XI , 6). Il simbolo della
od al passaggio di Ercole per l1 Apulia allor eh' egli falce putaloria , eh' io a torto già dissi strigile (bui*
inseguiva le reliquie de' Giganti rifuggitisi nella vicina p-lt. arch. di Roma i84o , p. 168) , parmi accennare
japigia dopo la pugna di Flegra (cf.Slrabo p- 281). alle venusinae silcae (TIorat. I Od. 28, 26) , e ad
Le osservazioni del eh. Fiorelli riguardo alla prove- altre dell'Apulia (Ovid. Metam.WN, 5i4)> che sa^
nienza apula di parecchie monete controverse di aes ranno state in gran parte caeduae , che reptitavansi
grave (mus. hirc/icr. n. 3, 4, 5, 6 della tav. VI e VII migliori delle glandariae (Varrò R. R. 1, 7 , 9).
classe I; 1, 2," 3, 4-» 5, 6 e i4 della tav. V delle in» Ovidio descrive gli antri dell'ApuIia adombrati da folte
certe; 6, G a, 6b della tav.IV, ci. I : 2 tav.Ili, ine.), selve , cui scmicaper Pan tenet (Metam, L c.) : e la
ne porgono bella luce a classificarle, ed a rintrac- testa di Pane col suo pedo ricorre in monete di Salapia
ciarne la ragione de'tipi. I due grani d1 orzo, posti (Mion. sappi, n. 4-83 486: Carelli descript, p. 3y)
di riscontro alla mano espansa, e la falce messoria, aventi nel riverso un volatile, che potrebb'essere una
ben si convengono alle feraci contrade apule, e segna- delle palombe de'monti apuli (Fiorai. Ili Od. 4-, 12).
lamento ali'agro di Lucerà, che in moneta certa pone O.azio accenna alla ferocia de lupi delle selve apule
la spiga (mus. hirc&er. c . V, tav. I, B 6). L' Astra- (I 07.33,7); ed in un sestante rivendicato a Venosa dal
qalo ìi spesso ripetuto in esse, e che in moneta certa eh. Avellino (cf.addietro p. 34) parmi espressa assai
di Lucerà sia di riscontro al marino Pccten (mas. chiaramente una testa di lupo , anzi che di cinghiale.
kircà. 1. c. n. 5; panni simboleggiare la copia e pregio (La continuazione né proòsìmi numeri ),
(Col presente numero si pubblica la tav. V, la quale dee unirsi al numero precedente, rappre*
sentando la faccia principale (fig.i) c la forma del vaso di Ruvo (fig. 2) 5 di cui si ragiona a pag. po e
sngg. Questa tavola avendo dovuto formarsi quadrupla delle altre s se le è da noi data anche f indica-
zione di I dell' Atlante. Così (e altre tavole di ugual dimensione , che daremo di poi, potranno for-
mare un Atlante a parte, pioltosto che piegarsi. La tavola F benché quadrupla . si dà agli associati
per sole gr. 4$)•
Stamperia TRAMATER — Prezzo di ogni foglio di stampa gr. 6; di ogni tavola in rame gr. 17.
Presso l'editore strada sette dolori n.° 26, il sig. Mori salita studii n.° 27, il sig. Raffaele Barone
strada studii n.° 20 , ed il sig. Raffaele Rondinelli largo S. Ferdinando n. 3.
Il Bacco sedente sopra un grosso macigno, col piò singolare de greggi dell'ApuIia ; giacché gli Astragali
d. posato sopra due sassi minori , tenendo nella s. usati dagli antichi prendevansi segnatamente dal pie
un tirso viltato e nella d. un grande grappolo d'uva, delle pecore e degli agnelli (cf. Pili. Ercol. t. I. tav.
ricorda quel di Virgilio ( Georg. II , 522 ) et alte I, p. 4, not. 20). Varrone , per tacere d' altri , dice
mitis 111 apricis eoquitur vindemta SAXIS : e il di se (lì. R. II prooem. 6 ; cf. Ili, 17, 9; Strabo,
grappolo è forse dell' uva detta vcnucula (Horat. II VI, 284): pecuarias habuìgrandes in Apulia ovia»
sat. 4, 71 : Plin» XIV, 4. 12). Le sigle N. I in rias , (cf. Horat. Ili od. i5, \!\). L1 appulus pastor
questa moneta , siccome l1 altre N. II in altre mag- trasformato in oleastro dalle ninfe irate (Ovid. Met.
giori col busto d'Ercole, sembrano indicare il valore, XIV, 514*) probabilmente credevasi aver dato il no*
vale a dire Nummus I, Nummi II. I tipi del busto me all'Apulia fabulosa. All'Apulia stessa spetta for-
o testa d' Ercole , e dell'armi sue , che ricorrono sì & anche il quadrante con la protome d'ariete da una
di frequente in monete apule, parmi si riferiscano al parte, e quella di pesce dall'altra (mus. hirch. ine.
culto del nume introdottovi dai Sabelli o Sabini (Ho* tav. II , 6) , e similmente 1' oncia con pedo pastorale
rat. II sat. [, 36), appo i quali cupencì dicevansi da un lato e con sinus od altro vaso da latte nel
j sacerdoti di Ercole (Scrv. ad Aen. XII , 538 ) , riverso (ibid. ci. I , tav. XI , 6). Il simbolo della
od al passaggio di Ercole per l1 Apulia allor eh' egli falce putaloria , eh' io a torto già dissi strigile (bui*
inseguiva le reliquie de' Giganti rifuggitisi nella vicina p-lt. arch. di Roma i84o , p. 168) , parmi accennare
japigia dopo la pugna di Flegra (cf.Slrabo p- 281). alle venusinae silcae (TIorat. I Od. 28, 26) , e ad
Le osservazioni del eh. Fiorelli riguardo alla prove- altre dell'Apulia (Ovid. Metam.WN, 5i4)> che sa^
nienza apula di parecchie monete controverse di aes ranno state in gran parte caeduae , che reptitavansi
grave (mus. hirc/icr. n. 3, 4, 5, 6 della tav. VI e VII migliori delle glandariae (Varrò R. R. 1, 7 , 9).
classe I; 1, 2," 3, 4-» 5, 6 e i4 della tav. V delle in» Ovidio descrive gli antri dell'ApuIia adombrati da folte
certe; 6, G a, 6b della tav.IV, ci. I : 2 tav.Ili, ine.), selve , cui scmicaper Pan tenet (Metam, L c.) : e la
ne porgono bella luce a classificarle, ed a rintrac- testa di Pane col suo pedo ricorre in monete di Salapia
ciarne la ragione de'tipi. I due grani d1 orzo, posti (Mion. sappi, n. 4-83 486: Carelli descript, p. 3y)
di riscontro alla mano espansa, e la falce messoria, aventi nel riverso un volatile, che potrebb'essere una
ben si convengono alle feraci contrade apule, e segna- delle palombe de'monti apuli (Fiorai. Ili Od. 4-, 12).
lamento ali'agro di Lucerà, che in moneta certa pone O.azio accenna alla ferocia de lupi delle selve apule
la spiga (mus. hirc&er. c . V, tav. I, B 6). L' Astra- (I 07.33,7); ed in un sestante rivendicato a Venosa dal
qalo ìi spesso ripetuto in esse, e che in moneta certa eh. Avellino (cf.addietro p. 34) parmi espressa assai
di Lucerà sia di riscontro al marino Pccten (mas. chiaramente una testa di lupo , anzi che di cinghiale.
kircà. 1. c. n. 5; panni simboleggiare la copia e pregio (La continuazione né proòsìmi numeri ),
(Col presente numero si pubblica la tav. V, la quale dee unirsi al numero precedente, rappre*
sentando la faccia principale (fig.i) c la forma del vaso di Ruvo (fig. 2) 5 di cui si ragiona a pag. po e
sngg. Questa tavola avendo dovuto formarsi quadrupla delle altre s se le è da noi data anche f indica-
zione di I dell' Atlante. Così (e altre tavole di ugual dimensione , che daremo di poi, potranno for-
mare un Atlante a parte, pioltosto che piegarsi. La tavola F benché quadrupla . si dà agli associati
per sole gr. 4$)•
Stamperia TRAMATER — Prezzo di ogni foglio di stampa gr. 6; di ogni tavola in rame gr. 17.
Presso l'editore strada sette dolori n.° 26, il sig. Mori salita studii n.° 27, il sig. Raffaele Barone
strada studii n.° 20 , ed il sig. Raffaele Rondinelli largo S. Ferdinando n. 3.